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La Casa Bianca prova a stringere i tempi per la riforma delle armi negli Stati Uniti. Lo riporta oggi (8 gennaio) l'agenzia Ap. A quanto si apprende, lo staff del presidente Obama ha stabilito un calendario: entro fine gennaio ci sarà un testo di riforma da presentare al Congresso.
Dopo la strage del 14 dicembre nella scuola elementare Sandy Hook a Newtown, è stata formata una commissione guidata dal vice presidente Joe Biden, con il compito di presentare una bozza che vedrà la luce questo mese. Biden ha organizzato un fitto calendario di incontri: il 9 gennaio vedrà le organizzazioni dei parenti delle vittime, il 10 è previsto l'incontro con le lobby dei produttori di armi. Entro questa settimana - inoltre - saranno ricevuti anche i rappresentanti dell'industria dell'intrattenimento e videogames, più volte sotto accusa negli Usa per i prodotti ritenuti violenti.
Secondo le indiscrezioni del Washington Post, Obama punta a una riforma delle armi più ampia di quella inizialmente annunciata. L'obiettivo sarebbe introdurre controlli universali prima di acquistare un'arma, insieme a un database federale che tracci vendite e movimenti delle armi. Poi rendere più stringenti i controlli psicologici e mentali, rafforzare le pene per chi porta armi vicino alle scuole o le lascia alla portata dei minori. La Casa Bianca ha già annunciato la reintroduzione del divieto d'acquisto dei fucili d'assalto, già in vigore dal 1994 al 2004.
E proprio le lobby delle armi sono il grande oppositore della riforma. Il 19 gennaio è stato fissato il "Gun appreciation day", la giornata dedicata agli amanti delle armi da fuoco. L'evento, organizzato due giorni prima dell'inaugurazione ufficiale del secondo mandato di Obama, intende spingere le persone a comprare in massa pistole e fucili in negozi, fiere e poligoni in tutto il paese. Nonostante i fatti di sangue - dunque - una legge che si preannuncia in salita.