"Sugli investimenti in Università e Ricerca il Miur conia solamente slogan". È l'accusa lanciata da 

In questi giorni stiamo seguendo il botta e risposta tra il Ministro dell’Istruzione, Stefania Giannini, e Roberta D’Alessandro, ricercatrice vincitrice di un bando ERC.

La questione è iniziata con il Ministro che si è complimentato su Facebook con i vincitori del banco Jacopo Dionisio, coordinatore nazionale dell’UdU. "Le richieste di varie componenti delle comunità accademiche ormai da anni sono quelle di investimenti sensibili e strutturali - prosegue Dionisio - ma nella legge di stabilità sono stati inseriti investimenti minimi, a fronte di tagli al FFO, al fondo di funzionamento del Ministero e all’edilizia universitaria".

Secondo il coordinatore dell'UdU, "come dimostrato più volte, anche in recenti analisi su Roars, l’Università italiana, pur in un disastroso scenario di sottofinanziamento, riesce a fare didattica e ricerca con buoni risultati in relazione alle scarse risorse. È grazie quindi alla comunità accademica che l’Università pubblica statale non è ancora collassata completamente dopo i tagli e il relativo consolidamento degli ultimi anni”.

Prosegue Jacopo Dionisio: “Questa situazione non è più accettabile, come dimostrano le proteste dei docenti con la mobilitazione #stopVQR e lo sciopero alla rovescia lanciato dal Coordinamento Ricercatori non strutturati che abbiamo sostenuto. Ieri anche Rete29Aprile ha avanzato le proprie richieste al Ministero, chiedendo investimenti per ripianare le perdite degli Atenei dovute alla valutazione della scorsa VQR e all’introduzione del costo standard per studente, investimenti per il reclutamento stabile di RTD-B, il riallineamento in 6 anni dei mancati scatti stipendiali e un investimento consistente sul diritto allo studio".

"Tutta la comunità accademica sta chiedendo risposte - conclude Dionisio - il Ministero deve investire subito in modo consistente e stabilizzare i finanziamenti per rendere l’Università statale di qualità, accessibile a tutti e permettere a ricercatori e docenti di svolgere i propri compiti con finanziamenti adeguati”.