“Ci rassicurano gli impegni dichiarati dalla presidenza lussemburghese dell'Ue circa l'importanza di vigilare sulla tutela del DOP e IGP nell'ambito dei negoziati sul trattato commerciale di libero scambio tra Europa e Usa (Ttip)”. Così il coordinatore delle politiche europee e internazionali della Cgil nazionale, Fausto Durante, commenta quanto dichiarato da Fernand Etge in audizione all'Europarlamento. “Le sue parole - continua - confermerebbero, sia pure indirettamente, la fondatezza delle nostre preoccupazioni sul possibile impatto negativo sulle centinaia di prodotti italiani a denominazione e a indicazione di origine protetta”.

“Alle autorità europee chiediamo  - afferma Durante - di proseguire i negoziati seguendo la strada indicata dalla presidenza della Ue, l'unica possibile sulla qualle la Cgil, insieme alle organizzazioni degli agricoltori e dei produttori italiani, continuerà ad insistere". “Non dovrà essere consentito - spiega il dirigente sindacale - di spacciare come italiani o europei alimenti e cibi prodotti altrove con ingredienti e metodi di lavorazione difformi da quanto previsto dai nostri protocolli che, specie per quanto riguarda i marchi DOP e IGP, sono il frutto di esperienze di coltivazioni e preparazioni di antica tradizione e di elevatissima qualità. “Inoltre - prosegue - i cittadini e i consumatori europei dovranno sempre sentirsi garantiti sul fatto che il cibo che giunge sulla loro tavola, da qualunque parte provenga, non rappresenti un potenziale pericolo per la loro salute”.

Infine, Durante ribadisce l'impegno della Cgil affinché nel Ttip “non sia inclusa alcuna formula di giurisdizione speciale e di meccanismi di arbitrato a favore delle imprese nelle eventuali controversie tra investitori e Stati nazionali. Clausole di questa natura, pensate generalmente a vantaggio delle grandi imprese multinazionali attive nel settore alimentare, non sono accettabili nell'ottica dell'equanimità dei trattati commerciali e dei vantaggi che dovrebbero assicurare a tutti”, conclude Durante.