Sciopero oggi (mercoledì 22 marzo) alla Trevisan Servizi per l’Ecologia di Noale (Venezia) contro i dieci licenziamenti annunciati dalla proprietà. In concomitanza con lo stop indetto da Slc Cgil e Fistel Cisl, i lavoratori tengono anche un presidio: l’appuntamento è alle 9.30 davanti ai cancelli della fabbrica (in via Meucci), attiva dal 1974 nel settore della raccolta e selezione dei materiali da riciclo. Per venerdì 24, intanto, è stato già fissato un incontro presso la Regione Veneto per affrontare la vertenza.

I lavoratori della Trevisan sono attualmente 78, i dieci dipendenti coinvolti nel licenziamento sono gli addetti alla cernita della carta da macero. L’annuncio degli esuberi risale a gennaio: i motivi della decisione, spiega la proprietà, risiedono “nella necessità di procedere alla riorganizzazione dell'azienda finalizzata anche alla riduzione dei costi di produzione, allo scopo di mantenere una posizione di competitività nel momento in cui molti tra i maggiori concorrenti stanno attuando sul prodotto una politica di grande aggressività in termini di rapporto comparativo qualità-prezzo”.

Nel corso delle ultime settimane si sono registrati più incontri tra azienda e sindacati, che però non hanno portato ad alcun risultato. La Trevisan si è finora opposta all’utilizzo degli ammortizzatori sociali, ventilando soltanto la possibilità di concedere incentivi economici individuali per chi accettasse il licenziamento. Da qui la proclamazione dello sciopero. “Licenziare è la via più facile, la più immediata” spiegano Slc e Fistel in un comunicato congiunto: “La sfida che lanciamo è quella di valutare tutti assieme un modo diverso di gestire la questione e non è una strada impossibile: volere è potere. Questa ditta rappresenta un importante bacino occupazionale locale e noi non vogliamo perdere neanche un posto di lavoro”.