Venerdì 16 si è svolto l’incontro tra l’assessore alla mobilità della Regione Toscana Vincenzo Ceccarelli e le organizzazioni firmatarie dell’accordo del 12.09.2013 per la regolazione del processo di riforma del trasporto pubblico locale. Lo rendono noto Filt Cgil, Fit Cisl, Faisa Cisal e UglTrasporti. I sindacati sono stati convocati dalla Regione, a seguito dello sciopero di 4 ore per tutte le aziende del settore per domani 20 maggio, per respingere le iniziative delle istituzioni locali e delle aziende, che stanno prospettando esuberi consistenti di personale, derivanti dall’avvio di gare territoriali per servizi non inclusi nella gara unica regionale.

"Le recenti dichiarazioni stampa del presidente Rossi e dell’assessore Ceccarelli - scrivono i sindacati - avevano confermato in oltre 4 milioni di chilometri (finanziati dalla RT con altrettanti milioni di Euro) i servizi definiti a domanda debole, che alcuni EE.LL. hanno deciso di mettere a gara, attraverso bandi locali, prima dell’effettuazione della gara regionale unificata medesima. Tutto ciò avviene, secondo le OO.SS., in modo non conforme all’accordo sopra citato, che prevedeva nella prima fase il non coinvolgimento dei lavoratori oggi impegnati nell’effettuare il servizio nelle aziende più grandi e strutturate".

Nella riunione è stata quindi confermata, in particolare per le province di Arezzo, Firenze e Pisa, una prima fase  anticipata, complessivamente di pochissimo inferiore al 4% dei chilometri totali, mentre a regime (cioè dopo 2 anni) il totale dei servizi locali extra gara unica, sarà superiore all’8,5%. L’assessore ha confermato anche in questa occasione che la procedura di estrapolazione dei chilometri è inferiore a quella concordata in fase di Conferenza dei Servizi tra Regione, Province e Comuni e che ai 4 milioni di Euro previsti dalla Regione stessa per il finanziamento di questa prima fase, si aggiungeranno oltre 3 milioni suppletivi, previsti dai Comuni interessati. Sempre secondo l’assessore, il finanziamento quindi disponibile (circa 7,5 milioni di euro per poco più di 4 milioni di km) non comporterà esuberi di personale, oltre a rendere appetibili per le aziende strutturate le gare locali stesse e comunque il personale interessato in questa fase dovrebbe aggirarsi attorno a 50 unità, per le quali potrebbero essere attivate quote degli 81,5 milioni di Euro previsti per il sostegno al reddito.

I sindacati di categoria, da parte loro, "hanno ribadito con forza la loro contrarietà all’operazione di espulsione dei servizi in questa fase, chiedendo alla Regione un tavolo di immediata verifica delle procedure in corso, che coinvolga Anci, Upi ed Uncem, firmatarie dello stesso accordo del 12.09.2013. Confermano altresì tutte le iniziative di confronto con Comuni e Province interessate dai processi di espulsione, sui quali ricadono direttamente le responsabilità delle conseguenze su qualità dei servizi e dell’occupazione e verso i quali è aperto il conflitto sindacale a livello regionale e territoriale, con l’obiettivo di salvaguardare il lavoro e l’occupazione".

Le organizzazioni, inoltre, "diffidano le aziende dal proseguire le strumentalizzazioni in atto nelle ultime settimane, che stanno producendo dichiarazioni di esuberi di personale totalmente fuori luogo: le Segreterie Regionali ricordano che le ricognizioni sul personale che avrà diritto alla clausola sociale ex lg. 42 sono già state effettuate (come quelle per i beni strumentali) e che non saranno accettate modifiche. In conclusione - aggiungono - le organizzazioni regionali Filt Cgil, Fit Cisl, Faisa Cisal e UglTrasporti in questo quadro di indeterminazione ed incertezza dei processi in atto, stante la parziale violazione dell’accordo sopra citato, confermano lo sciopero del 20 maggio e si riservano ulteriori iniziative sindacali per affermare il pieno rispetto della citata LR 42 nel processo di riforma del trasporto in Toscana, ormai avviato".