(Adnkronos) - 'I pochi brigatisti rimasti vivi forse dovrebbero trovare nella propria coscienza la maniera di svelare alcuni dei misteri del caso Moro e del terrorismo'. Lo dice all'Adnkronos Maria Fida Moro, figlia dello statista Dc ucciso dalle Brigate Rosse il 9 maggio 1978, dopo la morte dell'ex brigatista rosso, Prospero Gallinari.

"Quando muore una persona - aggiunge - c'e' senso di compassione, ma a mio avviso occorre evitare il giudizio. Il fatto che si muore significa che prima o poi dovremo tutti confrontarci con noi stessi in un luogo dove non si puo' barare. Li' sperimenteremo sulla nostra pelle tutto cio' che abbiamo fatto, di bene e di male...". 'Purtroppo i terroristi li ho perdonati - conclude Maria Fida Moro - dico 'purtroppo' perche' questo gesto e' risultato incomprensibile. Ma era doveroso anche perche' mio padre, al mio posto, lo avrebbe fatto'.