Tre paesi rasi al suolo, 247 morti, centinaia di feriti e ancora un numero imprecisato di dispersi. Una tragedia enorme: questa ormai è la fotografia del terremoto che nella notte tra martedì 24 e mercoledì 25 agosto ha squassato il Centro Italia. Un sisma di magnitudo 6.0, con epicentro ad Accumoli (in provincia di Rieti), che ha coinvolto l'intera area di Lazio, Marche, Umbria e Abruzzo. La prima scossa è stata registrata alle 3.36 del mattino, ne sono poi seguite oltre 450, di cui alcune di entità elevata. Alto purtroppo il numero delle vittime, distribuite tra i piccoli centri di Accumoli (Rieti), Amatrice (Rieti) e Pescara del Tronto (Ascoli Piceno).

Dalle primissime ore subito dopo il terremoto è scattata la mobilitazione dei sindacati. Cgil, Cisl e Uil nazionali, dopo aver espresso “cordoglio alle famiglie delle vittime e solidarietà e vicinanza alle popolazioni”, si sono detti “pronti a collaborare con la Protezione civile e le strutture di coordinamento e soccorso per prestare assistenza alle popolazioni colpite dal terremoto e affrontare il grave stato di emergenza”. Nel loro comunicato, Cgil, Cisl e Uil hanno anche rivolto “un pensiero e un ringraziamento a tutti coloro che in queste ore si stanno prodigando per prestare soccorso alle comunità dei territori colpiti”.

Fortissima è la solidarietà espressa a livello territoriale. Nel Lazio sono stati attivati diversi centri dove depositare gli aiuti (come viveri, vestiario, coperte, alimenti per bambini e celiaci). A Roma sono due i punti di raccolta: il primo presso la sede della Fp Cgil Roma Est (in via Padre Lino da Parma 13, dal lunedì al venerdì, dalle ore 9 alle 13 e dalle 14 alle 18), il secondo presso la sede della Fp Cgil Roma Centro (in via Buonarroti 12, dal lunedì al venerdì, dalle ore 9 alle 19); a Rieti è presso la sede Cisl (in via Domenico Raccuini 43a), mentre altri punti sono disponibili presso le sedi della Funzione pubblica Cgil di Latina, Formia e Fondi (dalle ore 16 alle 18). I segretari generali regionali Cgil, Cisl e Uil (Claudio Di Berardino, Andrea Cuccello e Alberto Civica), inoltre, hanno aderito “all'appello lanciato dall'Avis che ha segnalato l'assoluta necessità di sangue di tutti i gruppi sanguigni per soccorrere i feriti”.

Centri di raccolta sono organizzati anche nella Marche: a Castel di Lama (Ascoli Piceno) presso Spazio Fuori Luogo (all'interno del Centro commerciale Città delle Stelle) e nella sede Cgil di San Benedetto del Tronto (via Piemonte 35). I segretari generali regionali (Roberto Ghiselli, Stefano Mastrovincenzo e Graziano Fioretti) si sono messi a disposizione delle istituzioni, “a partire dalla Regione, per ogni eventuale esigenza in cui si potesse ravvisare una utilità del nostro impegno e del nostro apporto”. Stiamo verificando, continua la nota, anche “eventuali bisogni di tutela del lavoro nel caso ci fossero strutture produttive colpite nell'area interessata. Nelle prossime settimane, analogamente a quanto accaduto in altre drammatiche situazioni, come Cgil, Cisl e Uil ci attiveremo per iniziative di solidarietà e sostegno alle popolazioni dei territori colpiti, nella convinzione che, oltre alla massima efficienza nei soccorsi immediati, serva un'azione solidale continua nel tempo”.

Cgil, Cisl e Uil Umbria hanno messo “le strutture delle tre organizzazioni a totale disposizione per offrire ai lavoratori e alle popolazioni dei territori confinanti colpiti l’aiuto e gli strumenti di sostegno che si riterranno necessari”. Analoga disponibilità hanno dato i sindacati della Emilia Romagna, comunicando che “tutte le strutture delle nostre organizzazioni sono a disposizione della Protezione Civile per qualunque necessità la stessa, nella sua funzione di coordinamento, ritenesse che il nostro aiuto e il nostro impegno possa essere utile ad alleviare le sofferenze della popolazione colpita”.

Tante le iniziative anche nelle regioni più lontane dal sisma. I sindacati del Trentino si sono già attivati “per coinvolgere le organizzazioni datoriali di tutti i settori e sostenere insieme progetti di solidarietà in coordinamento con la Provincia di Trento e la Protezione Civile locale”. In Basilicata, i tre segretari generaIi di Cgil, Cisl e Uil (Angelo Summa, Nino Falotico e Carmine Vaccaro), hanno detto di essere “in stretto contatto con le segreterie nazionali per coordinare gli interventi in favore delle popolazioni colpite dal sisma onde evitare sovrapposizioni e ostacoli ai soccorsi” e che comunicheranno “nelle prossime ore, atttraverso i nostri canali social, le modalità per contribuire agli aiuti in favore delle comunità terremotate”.

Vicinanza e azioni concrete per sostenere le famiglie terremotate, è questo il messaggio di Cgil, Cisl e Uil della Campania. I responsabili sindacali hanno scritto una lettera al presidente della Regione e al capo della Protezione civile regionale “per comunicare la piena disponibilità dei sindacati per la raccolta di strumenti per i primi soccorsi e per il reclutamento di volontarie e volontari da inviare direttamente sui territori colpiti”. Cgil, Cisl e Uil Campania “stanno già raccogliendo beni di prima necessità e indumenti. Inoltre, grazie al conto aperto dalle confederazioni nazionali, raccoglieranno risorse a sostegno delle famiglie e dei comuni colpiti”.

I segretari generali di Flc Cgil, Cisl Scuola, Uil Scuola e Snals Confsal, infine, hanno inviato al ministro dell'Istruzione Stefania Giannini una richiesta di intervenire urgentemente per ridefinire i termini per le operazioni riguardanti il personale scolastico nelle zone colpite dal terremoto, aggiornando tutte le scadenze e assumendo ogni provvedimento necessario per garantire un regolare avvio delle attività. “In considerazione dei gravissimi disagi che si stanno verificando - si legge nella nota - nelle aree interessate dal sisma, si chiede l'immediata sospensione, per le aree in questione, di tutte le scadenze previste per le operazioni di utilizzo e assegnazione del personale, e che le stesse siano successivamente rideterminate in base all'evolversi della situazione, insieme a ogni altro provvedimento che si rendesse necessario per assicurare un regolare avvio dell'anno scolastico”.