"La legalità è il presupposto di ogni ipotesi di sviluppo. La criminalità nelle regioni meridionali fattura 150 miliardi di euro ogni anno, 200mila persone vivono in Comuni sciolti per inflitrazioni criminali, 730mila bambini vivono in zone inquinate. Siamo in una condizione complicata e difficile. Dobbiamo reagire". Lo ha detto il segretario generale della Cgil Campania, Franco Tavella intervenendo al convegno su "I sapori della legalità", promosso a Napoli da lai-Cgil Fai-Cisl Uila-Uil.

"L'attenzione sulla pericolosità dell'influenza dei poteri criminali nel tessuto economico campano - secondo Tavella - non è ancora all'altezza del dramma che viviamo. Su alcuni temi siamo distratti. I processi di privatizzazione selvaggia possono rappresentare per le organizzazioni criminali una  ghiotta occasione per scalare le imprese in difficoltà. C'è una sottovalutazione rispetto alla necessità di un vero controllo del territorio. Se oggi abbiamo una condizione cosi devastata sul piano ambientale, se sorgono intere città sul demanio dello Stato, la prima domanda che dovremmo porci è: 'Ma lo Stato dov'era?". "Oggi raccogliamo l'eredita di quella situazione, del mancato controllo del territorio".

"Un'operazione di bonifica - secondo Tavella - è possibile se si pongono anche le condizioni affinchè non si inquini più. Per questo occorre alzare il livello di guardia, evitando il rischio che a bonificare siano gli stessi che hanno inquinato".  "Bisogna poi dare risposte - ha aggiunto Tavella - alle istanze poste dai movimenti, impedendo gli estremismi".

"Legalità - ha concluso - significa anche pagare gli stipendi ai lavoratori forestali a fine mese. Ci sono responsabilità precise che vanno individuate e perseguite. Come possono questi lavoratori avere rispetto di una istituzione che è un datore di lavoro che non paga gli stipendi da 17 mesi, nonostante ci siano i fondi? Occorre costruire una opposizione concreta a questa situazione paradossale".