Dopo sei mesi di discussioni e di trattative, ieri è stato firmato il contratto integrativo al Teatro Massimo. “Un contratto importante”, secondo la Slc Cgil di Palermo, che stabilisce che il teatro resta centro di produzione, si introduce il concetto di multidisciplinarietà per i lavoratori e l’idea di accedere a un pacchetto di riqualificazione professionale come strumento di politica attiva per il personale. E ancora si amplifica l’idea delle collaborazioni tra teatri e discipline e della diffusione delle tecnologie, a partire dalla digitalizzazione degli archivi dei costumi e delle scene. “Oggi più che mai si affermano principi di competenza artistica, professionalità, merito e affidabilità. Con l'accordo integrativo siglato oggi, i lavoratori e il sindacato assumono il Teatro Massimo come guida della cultura siciliana”, afferma il segretario della Slc Cgil di Palermo Maurizio Rosso.

La Fondazione Teatro Massimo sceglie di essere Centro di Produzione e individua gli obiettivi da perseguire costruendo un percorso “d'eccellenza”: collaborazioni, tecnologia, polivalenza, formazione e riconoscimento delle professionalità. “Tutto questo – aggiunge Rosso – è alla base di questo contratto che costruisce un nuovo modello lirico-sinfonico nel panorama italiano. Gli obiettivi di significativi aumenti della produzione, di una nuova organizzazione del lavoro, di importanti apporti di capitali privati e pubblici sono gli elementi nuovi che devono obbligare i soci ad assumersi fino in fondo la loro responsabilità nel garantire certezza di risorse”.

“Oggi i lavoratori della Fondazione – continua Rosso - mettono il Teatro Massimo nelle condizioni di avviare uno straordinario rilancio che produrrà cultura e occupazione, sviluppo e modernità e che, soprattutto, conclude il percorso fondamentale di risanamento, apre le strade al riconoscimento professionale degli artisti e lavoratori del Teatro Massimo e consegna alla città quel teatro d'eccellenza internazionale che spetta a questa metropoli, quale volano per l'economia e il turismo, in un mercato globalizzato”.