La Slc Cgil nazionale interviene sulla vertenza del Teatro Massimo di Palermo. In una lettera scritta al ministro Lorenzo Ornaghi, il responsabile per la produzione culturale della segreteria nazionale Slc Cgil, Silvano Conti, ha espresso preoccupazione per la situazione che si è creata al Teatro Massimo di Palermo, dove i lavoratori da settimane sono in presidio permanente negli uffici della Sovrintendenza e della direzione artistica, per un problema di “ingovernabilità” della Fondazione. Il segretario del sindacato chiede l’intervento del ministro.

“Ormai il Teatro vive una situazione di degrado con gravi ripercussioni sull'intera città e creando forte disagio e smarrimento per il pubblico – scrive Conti –. La prima del dittico di Ravel non è andata in scena per lo sciopero degli artisti in presidio, le recite successive andranno in scena con un'ora di ritardo. I Due foscari, i due Concerti Sinfonici e il Balletto di imminente messa in scena non vedono ancora né le scritture né le prove di sala, rendendo ormai quasi impossibile e di dubbia qualità la realizzazione degli spettacoli. La campagna abbonamenti non è stata ancora avviata e questo produrrà danni economici rilevanti e disaffezione del pubblico al Teatro per la sensazione di improvvisazione che questo management dà di sé”.

“I danni che il sovrintendente, il direttore artistico, il direttore del ballo e il direttore operativo stanno procurando con la loro ostinazione nel non prendere atto della grave situazione determinatasi, causeranno ripercussioni gravissime sia sotto l'aspetto artistico che patrimoniale – aggiunge il segretario dell’Slc –. Pertanto le chiediamo di trovare rapidamente una soluzione idonea, finalizzata a far riprendere alla Fondazione Teatro Massimo di Palermo la normale attività artistica e quel posto di eccellenza che riveste grazie alla professionalità dei suoi artisti e tecnici”.