“È il tentativo di riaprire i manicomi riaprendo una buia stagione”. Così il comitato Stop Opg per l’abolizione degli ospedali psichiatrici giudiziari, costituito da un vasto cartello di associazioni tra cui la Cgil e la Fp Cgil, in merito al testo di riforma della legge Basaglia, presentato dall’esponente del Pdl, Carlo Ciccioli, e approvato ieri in commissione Affari Sociali della Camera.

Un testo, spiega Stefano Cecconi del comitato per la chiusura degli Opg, “dove sono previsti trattamenti sanitari (psichiatrici) necessari (Tsn) prolungati e attuati contro la volontà del cittadino in apposite strutture: una misura che se venisse tradotta in legge riaprirebbe la buia stagione dei manicomi”. Ma contro i nostalgici dei manicomi, il comitato StopOpg insiste: “Bisogna investire nei servizi territoriali, con Centri di salute mentale accoglienti, centri diurni, servizi domiciliari e residenziali, per garantire 24 ore su 24 la ‘presa in carico’ delle persone e dei loro familiari, e l’inclusione sociale e lavorativa”.

Secondo Cecconi “è necessario investire nel welfare territoriale per favorire l’alternativa e la chiusura degli stessi ospedali psichiatrici giudiziari, strutture che il presidente Napolitano ha definito ‘estremo orrore, inconcepibile in un qualsiasi paese appena appena civile’. Smantellare la 180 e tornare al manicomio è una comoda e incivile scorciatoia, che non riconosce dignità e diritti a chi soffre di disagio mentale e che riduce gli spazi di libertà per tutti”.