“Ventisei nuovi disoccupati, di cui otto a Taranto, a causa della scelta della Soget di mettere per strada gli ufficiali di riscossione, nonostante abbiamo proposto soluzioni alternative”. A dirlo è Mauro Palmatè, segretario Filcams tarantino, sottolineando come “secondo quanto dichiarato dall’azienda stessa non ci sono necessità economiche o finanziarie che giustificano ventisei esuberi”. L’esponente sindacale ritiene “irresponsabile una procedura di licenziamento collettivo solo per esigenze di riorganizzazione, scegliendo di mandare a casa proprio il personale più qualificato, gli ufficiali di riscossione, che potrebbe essere reimpiegato facilmente in altre mansioni”.

La riorganizzazione della Soget arriva all’indomani della chiusura di Equitalia e del probabile passaggio, dal primo luglio 2017, della gestione dei tributi locali direttamente al nuovo ente pubblico. “La cosa ci preoccupa ulteriormente” aggiunge Palmatè: “L’azienda ha già candidamente ammesso che, in caso di perdita di ulteriori concessioni, sarà costretta a estendere la procedura di licenziamento a una platea ben più ampia di lavoratori”. In conclusione, il segretario Filcams di Taranto ricorda che “la vertenza Soget è di portata nazionale e riguarda una vicenda per la quale anche l’Associazione nazionale di categoria, l’Anacap, ha annunciato pesantissime ripercussioni occupazionali”.