È stato firmato ieri tra Siemens Spa e il sindacato un accordo sullo smart working. "Non è un’intesa usuale, ma una bozza (che, come sempre, verrà sottoposta al voto dei lavoratori) che rappresenta una significativa innovazione nei nodi nevralgici dell’organizzazione del lavoro, modificando i concetti di spazio e tempo". Così la Fiom di Milano ne illustra i contenuti.

Ma c’è di più, secondo il sindacato: "Le riflessioni che hanno accompagnato la stesura del testo, infatti, non attengono solo agli aspetti organizzativi e gestionali ma rappresentano anche il tentativo di regolare concetti come responsabilità, autonomia del dipendente, diritto alla 'disconnessione' per evitare che l’attività lavorativa invada il tempo e lo spazio della vita".

Il testo, che se approvato entrerà in vigore dal 1 gennaio 2018 in tutti i siti del gruppo, "prevede che tutti i dipendenti possano effettuare la propria prestazione lavorativa in sede o in altro luogo concordando con il responsabile la presenza presso la sede aziendale e che, fermo restando il divieto al lavoro notturno e l’orario medio settimanale di 40 ore, la prestazione lavorativa (sempre in accordo con il responsabile) possa essere discontinua con interruzioni e riprese legate alle esigenze del lavoratore".

Si tratta di un significativo passo avanti, per la Fiom, "perché il termine flessibilità non sia finalizzato esclusivamente alle esigenze delle imprese ma possa avere un impatto positivo sulla vita dei lavoratori e, soprattutto, delle lavoratrici".