“Da mesi chiediamo che la politica torni a discutere dei problemi aperti e delle possibili soluzioni. Andremo dunque lunedì al confronto col Pd, con il bagaglio delle nostre analisi, delle nostre rivendicazioni e delle nostre proposte. Ma sia chiaro che la Cgil non intende fare la pedina e che l’unico nostro punto di riferimento sono i lavoratori, i giovani i pensionati che rappresentiamo”.

Non usa mezzi termini il segretario generale della Cgil Sicilia Michele Pagliaro, che oggi, aprendo il direttivo del sindacato ha sottolineato che “la Cgil potrà stare starà al gioco se questo non sarà un gioco delle parti, ma un percorso positivo per uscire dalla situazione incredibile, incresciosa, che vive la regione, producendo soluzioni ai problemi aperti”.

Dell’azione del governo regionale Pagliaro ha sottolineato “limiti e inefficienze”, non risparmiando le critiche anche al Partito democratico, “le cui divisioni e titubanze non hanno contribuito a risolvere la situazione di stallo della regione” e alla politica in genere che “ha proseguito nel gioco delle parti, incurante dell’aggravarsi dei problemi”.

“E’ arrivato il momento - ha detto Pagliaro - di pensare a come fare andare avanti una regione sempre più in crisi, Riteniamo che il Presidente Crocetta vada sfidato nel merito delle questioni aperte e vincolato a programmi precisi. Il governo dovrà trovare i suoi equilibri- ha rilevato Pagliaro- e se questo non accadrà occorrerà trarne le conclusioni”.

Anche in questo caso Pagliaro è chiaro: “Se questo presidente e questo governo non saranno all’altezza delle sfide aperte bisogna avere il coraggio di dirlo e andare al voto”. Per quanto riguarda la Cgil “Se ci sarà un gioco con regole certe e valide il sindacato andrà a vedere, nell’interesse dei siciliani. Ma se non ci saranno condizioni accettabili, farà fino in fondo la propria parte mettendo in campo tutte le iniziative di lotta che si renderanno necessarie”.