"Non abbiamo mai pensato Crocetta avesse la bacchetta magica. Se lo critichiamo è perché , dopo due anni di governo, i punti di incoerenza rispetto al proprio programma, enunciato ai siciliani che lo hanno eletto, sono troppi. Lentezza nelle riforme, disattenzione al mondo del lavoro: continuano a essere questi i tratti di distintivi di questo esecutivo, che invece di cantare vittoria, dovrebbe prendere atto del fatto che poteva e doveva fare decisamente di più": lo dice il segretario generale della Cgil Sicilia, Michele Pagliaro, replicando a quanto affermato dal presidente della regione siciliana in un'intervista a un quotidiano locale.

Secondo Pagliaro, "Dire come fa Crocetta che le profezie di sventura sono immotivate rasenta il ridicolo perché la Sicilia è in una situazione drammatica sulla quale bisogna intervenire. Il valore aggiunto dell’industria e delle costruzioni negli anni della crisi si è quasi dimezzato, sono caduti gli investimenti e leggere positivamente un arresto del crollo dei consumi mi sembra un azzardo, anche perché Prometeia non fa previsioni rosee per il 2015 per il nostro paese”.

Pagliaro aggiunge che “pensare che i tempi siano neutri, citando quelli non certi brevi necessari per consolidare una ripresa per giustificare le proprie difficoltà e gli evidenti limiti dell'azione di governo – aggiunge- è poi insensato. E' come dare a un malato grave una medicina ogni tanto, invece che tutti i giorni, per come avrebbe bisogno. Dunque- conclude Pagliaro- il presidente Crocetta si dia da fare con più energia e con un'adeguata tempistica se vuole evitare le critiche. Forzare la lettura dei dati dei centri studi non serve ma affrontare i temi dello sviluppo e delle vecchie e nuove povertà in concreto e in tempi brevi invece sì, è fondamentale per dare risposte a quel mondo del lavoro, a quella fetta sempre più consistente della popolazione siciliana in difficoltà che è stanca di aspettare".