"Come volevasi dimostrare, le nostre preoccupazioni, che da tempo manifestiamo, si stanno concretizzando sempre più nello smantellamento dei servizi educativi all’infanzia, con annunciate chiusure di sezioni o riduzioni di orari negli asilo nido e nelle scuole materne a gestione comunale". Così la Fp Cgil Umbria.

"Avevamo ragione a dire che il problema delle mense era sì importante risolverlo, ma fondamentale era garantire prima di tutto lo scopo principale del servizio, ovvero educare attraverso le attività didattiche. Ciò si dimostra con la minaccia della chiusura di due scuole 'Casa di Alice' e 'Pollicino'. Tali strutture offrono un servizio ritenuto da tempo innovativo/funzionale, e rappresentano i primi esempi a livello anche nazionale di diversificazione dell’offerta, nata proprio per soddisfare le richieste delle famiglie che non trovano risposta nei servizi educativi tradizionali. La minaccia di chiusura di queste scuole coinvolge circa 70 famiglie, che, ad oggi, non hanno ricevuto conferma se presentare o no il proprio figlio il 14 settembre, il giorno di apertura dell'anno scolastico", continua il sindacato.

"Un danno per la città, come diminuzione di un servizio che è di vera qualità, ma anche un forte disagio per le famiglie che si vedono costrette, se le scuole non apriranno, a rivolgersi alle strutture private. Servizi che svolgono attività laboratoriali e che consentono d'instaurare una relazione significativa tra genitori, insegnati e bambini, perché anche gli adulti come i bambini sentono l’esigenza di crescere, imparare e chiedono opportunità in cui spazi e tempi siano pensati per loro", prosegue la Fp umbra.

"Il Comune di Terni fatica a trovare 200.000 euro per garantire un servizio essenziale per i bambini e i genitori della nostra città. L’assessore competente si era impegnata a trovare le risorse, ma ad oggi, a pochi giorni di distanza dall’apertura delle scuole, non si hanno conferme e lo stato di preoccupazione di insegnanti e genitori è fortissimo! Abbiamo già richiesto un’altra audizione alla commissione consiliare competente per avere risposte, e nel frattempo, la prossima settimana, abbiamo già programmato un’assemblea dei lavoratori, invitando le famiglie a partecipare per studiare insieme le forme di protesta più adatte per bloccare lo smantellamento del servizio educativo all’infanzia a Terni, non escludendo di far visita al prossimo consiglio comunale". aggiunge la Fp regionale.

"Richiamiamo l’amministrazione a rivedere priorità e obiettivi, qualora tra questi non ci sia la continuità e la garanzia dell’apertura delle strutture Casa di Alice e Pollicino, e soprattutto ad assumere scelte politiche di maggiore razionalizzazione delle risorse umane, strumentali e finanziarie, evitando gli sprechi e puntando solo alla qualità e quantità dei servizi pubblici", conclude il sindacato.