Tira brutta aria al Gruppo Selcom. Si è infatti svolto oggi (7 settembre), presso il Ministero dello sviluppo economico, un incontro richiesto dalla Fiom sulla situazione del gruppo, che occupa ad oggi 770 lavoratori distribuiti negli stabilimenti di Bologna (360) Palermo (110) Belluno ( 290) Milano (10). Nel confronto sono emersi seri problemi finanziari, che l'azienda non aveva mai rappresentato in queste dimensioni né ai sindacati né ai rappresentanti dei lavoratori.

“I problemi descritti dall’azienda potrebbero, secondo quanto riferisce la Fiom, “anche nel breve periodo mettere in discussione la continuità produttiva di tutti gli stabilimenti italiani con ricadute drammatiche sotto il profilo occupazionale”. Il miglioramento del conto economico nel primo semestre dell'anno, quindi non sarebbe sufficiente a garantire il futuro degli stabilimenti.

A fronte di questa situazione, figlia di un passato debitorio importante, la Fiom Cgil nazionale e territoriali ha evidenziato la propria preoccupazione e le responsabilità in capo all'attuale gruppo dirigente. La Fiom ritiene ora “indispensabile l'impegno del governo, delle istituzioni locali, delle banche e di tutti i soggetti interessi a salvaguardare un patrimonio industriale, professionale e tecnologico nonché occupazionale”, affinché sia fatto “tutto il necessario per evitare che la situazione diventi definitivamente compromessa”.

Il sindacato si è già attivato su diversi fronti, dalla richiesta di un supporto concreto del Ministero dello sviluppo a un incontro urgente con il presidente della Regione dell'Emilia-Romagna Stefano Bonaccini. Inoltre, fa sapere la Fiom, a partire da domani informerà i lavoratori sulla situazione.

Il confronto, in ogni caso, è stato aggiornato a venerdì 16 settembre alle ore 11 a Roma, proprio  presso il Mise.