"E' sicuramente positivo aver risolto le difficoltà di iscrizione per i figli degli immigrati senza permesso di soggiorno". Lo dichiara il segretario generale della Flc Cgil, Domenico Pantaleo, aggiungendo: "Ma, contrariamente a quanto afferma il ministero dell’Istruzione, i problemi non sono affatto risolti".

"Continuano ad emergere - aggiunge Pantaleo -: oltre agli immigrati, ai figli di genitori ex conviventi ora separati, segnaliamo anche i bambini per i quali la procedura di adozione non sia ultimata e che quindi non sono ancora in possesso del codice fiscale".

"Ribadiamo e reiteriamo la nostra richiesta di lasciare aperta per tutti la possibilità di effettuare l'iscrizione secondo le modalità tradizionali. Per tutti, sottolineiamo con forza, e non solo per particolari categorie che il sistema informatico non è in grado di riconoscere, altrimenti il ricorso al cartaceo si tradurrebbe in una sorta di stigma e/o di discriminazione".

"I processi di dematerializzazione, in un sistema democratico, devono funzionare a garanzia dei principi di universalità, di inclusione, di non discriminazione. Se per riuscirci occorre spendere un po' più di tempo e risorse occorre trovare l'uno e le altre. Certo quei principi e i diritti che ne conseguono non possono essere sacrificati sull'altare di una presunta modernità tecnologica; sarebbe una tragica confusione tra mezzi e fini. La Flc Cgil  ha scritto al Ministro questa mattina rappresentando queste esigenze - conclude - . Siamo in attesa di risposte. Urgenti. Ed efficaci".