“Grave e intollerabile non aver cancellato ancora la scelta della sindaca di Monfalcone che ha prodotto l’esclusione di oltre 60 bambini stranieri da alcune scuole dell’infanzia”. A denunciarlo sono la Cgil nazionale e le categorie Fp e Flc, chiedendo ai ministri competenti “un intervento chiaro e risolutivo sull’illegittimità del provvedimento”. Il sindacato ritiene “gravissimo il fatto che non sia stata ancora rimossa, a opera delle istituzioni responsabili, la decisione assunta dalla sindaca di Monfalcone e da due dirigenti scolastici che impedisce la frequenza della scuola dell’infanzia ai figli di lavoratori stranieri negli istituti Giaicich e Randaccio”.

Per la Cgil e le sue due categorie, “oltre l’eventuale responsabilità penale su cui indagherà la magistratura alla quale ci siamo rivolti, è al momento indispensabile sanare la ferita che quella decisione ha inferto alla Costituzione, alla comunità del territorio e alle persone coinvolte. Una vera ingiustizia che sfigura il profilo democratico e inclusivo del nostro paese e della scuola pubblica, oltre a colpire direttamente le bambine e i bambini, i loro genitori e la comunità di Monfalcone”. Per queste ragioni, concludono Cgil, Fp e Flc, “rivendichiamo da parte dei ministri competenti in materia una disposizione che renda chiara e definitiva la natura illegittima del provvedimento della sindaca di Monfalcone, ribadendo in linea col dettato costituzionale il rispetto e l’impegno per i diritti dell’infanzia e per la funzione sociale della scuola pubblica”.