"Alta adesione nei luoghi di lavoro e 30.000 lavoratori e cittadini in manifestazione: sono questi i dati che testimoniamo la risposta del mondo del lavoro bolognese al Jobs act di Renzi e all’invito rivolto da Cgil e Uil di scioperare per esprimere tale dissenso". Lo scrivono in una nota Cgil e Uil di Bologna.

Due sono stati i cortei in mattinata: uno partito da Via Matteotti e l’altro da Piazza Azzarita. I cortei si sono riuniti in Piazza dei Martiri e dopo aver sfilato per via Marconi e Via Ugo Bassi sono confluiti in Via Rizzoli. Sotto le due torri era situato il palco dove, dopo l’introduzione del Segretario generale della Cgil di Bologna Maurizio Lunghi, hanno parlato: Amanda Cornecka della Rete degli Studenti Medi ed Universitari di Bologna, Giuliano Zignani, Segretario generale della Uil Regionale e di Bologna e Franco Martini, della Segreteria nazionale della Cgil: “Bologna oggi si è fermata. Uno sciopero, per molti versi straordinario, ha dato una risposta straordinaria. Lavoratori e pensionati hanno inviato un messaggio molto chiaro al Governo: così non và, è ora di cambiare verso. Subito.” Ha così esordito Giuliano Zignani e “il tributo che il Governo ha versato e sta tuttora versando ai poteri forti, vessando lavoratori e pensionati, non paga. Il Paese sta girando le spalle a questo esecutivo. Lo hanno detto le urne, lo ha confermato lo sciopero ed il Governo non può non prenderne atto. Senza lavoratori e pensionati non si va da nessuna parte. Occorrono risposte reali soprattutto rapide per un pieno rilancio del Paese” è stata la conclusione del Segretario della Uil.

Dopo aver chiesto “rispetto per chi sciopera. Sono persone che hanno deciso di sacrificare una loro giornata di lavoro per far sentire la propria voce” – Franco Martini della Segreteria nazionale della Cgil ha ammonito dal palco, Governo, Confindustria e tutte le altre Associazioni datoriali “a farsene una ragione: questo nostro sciopero non è una liturgia, non è l’ultimo canto del cigno. Per noi la mobilitazione continua, si svilupperà nei prossimi giorni, per far sì che la legge possa essere migliorata nel momento in cui il Parlamento dovrà approvare i decreti delegati”. E anche dopo tale approvazione, ha proseguito Franco Martini, “la mobilitazione proseguirà nei posti di lavoro attraverso la contrattazione nelle aziende e nei territori. Non dimenticando di provare a migliorare la condizione delle persone, quella dei giovani prigionieri del precariato e dei pensionati, ai quali si continua a negare la rivalutazione del potere di acquisto delle pensioni”.

Di seguito alcuni dati sulla adesione registrata nelle aziende del territorio bolognese:

Settore metalmeccanico: alla Site – Telefonia 80%, alla Samp 80%, alla Ravaglioli 85%, alla Teret 85%, alla Sassi 90%, alla Corazza 90%, alla Varvel 90%, alla Kemet 65%, alla GD 75%, alla IMA(Ozzano E.) 80%, alla Bredamenarinibus 90%, alla 3F Filippi 80%, alla Automobili Lamborghini 80% degli operai,

Settore edile e delle costruzioni: alla Tecnoform 95%, alla Gazzotti 80%, alla Coop.Costruzioni 75%, al Consorzio Coop.Costruzioni 70%, alla CLF 85%, all’AGES Strade 90%

Settore Agro-alimentare: alla Granarolo 75%, alla Felisineo 85%, alla COIND 70%, alla AVOLA 90%, alla Emilpack 65%, G.I.60%, alla Cannamela 75%

Settore tessile-chimico-energia: La Perla 70%, Plastod 90%, ILIP 78%, Baschieri e Pellagri 90%, Fatro 50%, Redi 98%, Reagens 90%, Hera (Gas.-Acqua) 93%.

Settore Commercio-Turismo-Ristorazione e Servizi: alla Chef Express Roncobilaccio 100%, Seribo 100%, Elior Cu.Ce. Zola Predosa 65%, Eataly 60%, Ikea 80%, Yoox – Fotografia/Magazzino 50%, Cup2000 80%, Coop.Adriatica 60%, Centrale Adriatica 70%, Coop.Reno 60%

Settore Grafici-editoriali, Comunicazione e Spettacolo: Zanichelli 80%, Poligrafici Il Borgo 100%, alla Floriani Astucci 100%, alla Mondi Silicart 100%, allo Scatolificio Lanica 90%, alla Grafica Editoriale Printing 100%, alla Vodafone 80%, alla Linetech 70%, all’Arena del Sole 70%.

Settore Trasporti: TPER 98%, Officine RFI 85%, Aeroporto 90%, SDA 51%, DHL 94%

Settore Bancari e Assicurativi: Unipol 80%, Carisbo 50%, Montepaschi Siena 40%

Settore della Funzione Pubblica: Comune di Bologna 50%, Comune Casalecchio di Reno 50%, Provincia 60%, Unione Reno Galliera 70%.