Nella sala Giunta del Comune di Ruvo di Puglia il sindaco e Cgil-Cisl-Uil della Provincia di Bari hanno firmato il protocollo d'intesa in materia di concessioni e appalti pubblici di lavori, forniture e servizi. Ruvo di Puglia è il primo comune dell’area metropolitana, dopo il capoluogo pugliese, a firmare un protocollo per garantire legalità, correttezza, trasparenza, in materia di concessioni e appalti pubblici di lavori, forniture e servizi.

"Con questa firma – dichiara Gigia Bucci, segretario generale Cgil Bari –, stiamo dimostrando attraverso il lavoro che parte oggi, che faremo quadrato attorno al sistema degli appalti con regole che avranno braccia e gambe per essere esecutive ed esigibili nell’ordinarietà. Abbiamo un'enorme responsabilità, che si traduce nella pulsione positiva che con questa firma trasmettiamo a tutti gli altri comuni dell’area metropolitana che potranno coraggiosamente e convintamente chiamarci per siglare insieme questo protocollo".  

"Con questo protocollo, sottoscritto con il Comune di Ruvo di Puglia, Cgil Cisl e Uil di Bari costruiscono un avamposto contro le forme d'illegalità diffuse – commenta Giuseppe Boccuzzi, segretario Cisl Bari –. Abbiamo messo al centro la qualità del lavoro e del fare impresa, che significa anche lotta senza sconti all'odioso fenomeno dei contratti collettivi pirata applicati, che mortificano i lavoratori degli appalti, che soprattutto nell'edilizia stanno assumendo situazioni applicative preoccupanti. Mafia, sfruttatori del lavoro e cooperative spurie, dopo questo accordo, avranno vita dura a intrufolarsi negli appalti del Comune di Ruvo di Puglia".

"Il protocollo è frutto di una collaborazione tra le tre sigle confederali – commenta Arturo Minervini, segretario regionale Uil Puglia –, ed ha come obiettivo di contrastare il lavoro nero e irregolare, unitamente a garantire il rispetto di quanto previsto dai ccnl sottoscritti dalle organizzazioni sindacali in materia di diritti dei lavoratori, compresa la cosiddetta clausola sociale. Ruvo è il primo comune, dopo quello di Bari, che firma un documento di tale importanza nella provincia metropolitana, ci auguriamo che anche gli altri comuni seguano tale esempio, per meglio garantire la legalità dei pubblici appalti nell’interesse della cittadinanza e dei lavoratori interessati".

Il protocollo andrà a implementare le norme del nuovo Codice degli appalti (decreto legislativo n. 50 del 18 aprile 2016) con 18 prescrizioni operative che tendono a ridurre fortemente i criteri di discrezionalità in capo alla stazione appaltante, con la regolamentazione del 'management risk', di modo che la pubblica amministrazione possa analizzare i fattori di rischio corruzione, individuando le contromisure necessarie. L’introduzione della obbligatorietà per la stazione appaltante, in questo caso il Comune di Ruvo, della clausola sociale da inserire nei cambi di appalto, garantisce continuità occupazionale dei lavoratori interessati da un cambio d’appalto, tramite il loro passaggio alle dipendenze del nuovo operatore. La clausola prevede, tra l’altro, l’obbligo per l’aggiudicatario di dare applicazione ai contratti collettivi di settore, stipulati a livello nazionale, territoriale o aziendale dai sindacati comparativamente maggiormente rappresentativi. Obiettivo del protocollo, quindi, quello di favorire una competizione giocata sui fattori d'innovazione e qualità dell’organizzazione del lavoro, abbattendo precarizzazione e compressione del salario.