“La semplificazione nelle modalità di accesso alla Ru486 attuata oggi con la delibera regionale che ne consente la somministrazione anche in regime di Day Hospital - come già avviene in altre regioni - rappresenta un segnale importante nella direzione del rispetto della libertà di scelta e della salute delle donne, marcando una discontinuità rispetto alla giunta precedente". Così, in una nota, Claudia Bella, responsabile del Coordinamento donne della Cgil di Roma e del Lazio.

"Ci auguriamo - aggiunge - che a questo provvedimento ne seguano altri finalizzati a garantire la corretta applicazione della legge 194: in 12 ospedali su 31, infatti, non si presta il servizio dell’interruzione di gravidanza e circa il 90% dei ginecologi del servizio sanitario regionale sono obiettori di coscienza. Si generano dunque liste di attesa superiori ai 15 giorni per l'IVG e difficoltà ancora più grandi per l'aborto terapeutico".

"Crediamo sia perciò necessario un confronto per verificare l'attuazione della 194 in tutto il territorio regionale - afferma ancora Bella - assicurando un servizio adeguato nel rispetto della dignità e della salute della donna, garantendo in ogni presidio la presenza 24 ore su 24 di un numero adeguato di medici e infermieri non obiettori, predisponendo anche azioni che tutelino le condizioni di lavoro del personale non obiettore e rafforzando la rete territoriale dei consultori familiari quali importanti presidi sociosanitari sul territorio, strumento di prevenzione e promozione di una genitorialità consapevole".