"La Cgil non rinuncia alla difesa della legalità". Lo afferma in una nota il segretario generale della Fp Cgil di Roma e Lazio, Natale Di Cola. "Avevamo chiesto alla precedente amministrazione - osserva il sindacalista - di spiegare le motivazioni e i criteri che l'avevano spinta a ricorrere in gran segreto al lavoro interinale, eludendo il dettato contrattuale e il confronto al tavolo delle trattative".

Poi "abbiamo espresso dubbi circa la legittimità del percorso concorsuale per l'assunzione di 230 operatori, avvenuto in fretta e furia durante la scorsa campagna elettorale e che avrebbe creato nuova precarietà all'interno del Comune di Roma. Dubbi che non sono stati fugati neanche dall'attuale amministrazione e che ci hanno portato ad adire a vie legali".

"Siamo disponibili ad ogni confronto", conclude la nota: "Abbiamo una posizione trasparente e abbiamo proposto a chi ci insulta un incontro per il prossimo 4 giugno l'apertura di un dialogo. Registriamo, però, anche in questo caso, l'incapacità dell'amministrazione di prendere una decisione, cosa non fatta da oltre un anno". Il Campidoglio "si assuma la responsabilità di decidere, evitando di nascondersi dietro chi, come la Cgil, fa pratica quotidiana di legalità, trasparenza e corrette relazioni sindacali".