"I dati sugli ingressi nei Musei civici registrati nel 2014, in particolare durante le ultime feste natalizie sono sicuramente una buona notizia per la città. Lo dichiara il segretario generale della Fp Cgil Roma e Lazio, Natale Di Cola, aggiungendo: "Ma nelle dichiarazioni rilasciate dall’ Assessore alla Cultura purtroppo non viene menzionato in alcun modo l’importante lavoro svolto dagli operatori".

"I 400 lavoratori di Zètema impiegati nei servizi culturali e turistici hanno assicurato la fruizione dei musei ininterrottamente per tre settimane fino a 14 ore al giorno, così come nei punti informativi turistici, permettendo all'amministrazione comunale di garantire ai tanti turisti presenti in città per le festività un offerta culturale più che eccellente".

"Purtroppo - prosegue Di Cola - siamo costretti a sottolineare come questa sia l’unica buona notizia sul settore. Sono sempre più insistenti le voci secondo cui  Il bilancio previsionale varato dalla Giunta  lo scorso  30 dicembre abbia però ridotto le risorse da destinare a Zetema di un ulteriore 20 per cento (da sommarsi  alla decurtazione già operata solo sei mesi fa). Questo taglio  inevitabilmente avrà ripercussioni sul personale che, nel frattempo, lavora con serietà e professionalità pur senza contratto di servizio ( terminato il 31 dicembre) e con il contratto collettivo scaduto da 4 anni".

"Per i 7 musei "piccoli" ( così definiti dalla stessa Amministrazione) c'è già la soluzione che continueremo a contrastare: il servizio di accoglienza e assistenza al pubblico sarà garantito dalle associazioni di volontariato che andranno a sostituirsi al personale stabile "tagliato" dalla riduzione di risorse".

"Preoccupano inoltre i tagli prospettati per altre importanti istituzioni culturali quali ad esempio il Palaexpò e il mancato rinnovo anche qui  del contratto di servizio. Ci aspettiamo pertanto che l’ Amministrazione e il consiglio comunale  revochino i tagli. Previsti, rinnovino i contratti di servizio, riprendano il confronto per il rilancio del settore. In caso contrario partirà la mobilitazione dei lavoratori", conclude.