“La Cgil non manifesterà il 25 ottobre solo contro la manomissione dell’articolo 18, ma a sostegno delle sue proposte e delle sue campagne, tra le quali quella per una vera riforma della pubblica amministrazione, che parta dalla condivisione e dal protagonismo delle lavoratrici e dei lavoratori pubblici”. Con queste parole Franco Martini, segretario nazionale della Cgil, ha concluso ieri (13 ottobre) la tappa perugina della campagna “Riformo IO!” della Cgil nazionale, un viaggio per tutta l’Italia nel quale il sindacato sta dando voce al mondo del lavoro pubblico.

E a Perugia, presso la sala della Partecipazione di Palazzo Cesaroni, lavoratrici e lavoratori della sanità, degli enti locali, della cooperazione sociale, dei vigili del fuoco, dell’istruzione, molti dei quali precari, si sono alternati al microfono per avanzare la loro idea di riforma della pubblica amministrazione. “Una riforma – ha sottolineato Raffaella Chiaranti, della Cgil regionale nella sua relazione – che non si fa contro i lavoratori del pubblico impiego, ma insieme a loro. Per cambiare realmente la Pubblica Amministrazione è necessario coinvolgere chi ogni giorno vi lavora, non punendoli con misure legislative prive di un progetto complessivo o dimenticandoli, prorogando il blocco contrattuale in vigore dal 2009. Loro rendono quotidianamente esigibili i diritti di cittadinanza delle persone. Per questo, è doveroso stabilizzare i lavoratori precari, colonne portanti di più comparti, ed è assolutamente necessario rinnovare i contratti nazionali”.

Con quest’ottica, la Cgil, insieme alle categorie della Funzione pubblica e della Conoscenza (Flc) si prepara al doppio appuntamento di mobilitazione: il 25 ottobre a Roma per la manifestazione nazionale della Cgil in piazza San Giovanni e l’8 novembre, ancora nella capitale, per la manifestazione unitaria dei sindacati del lavoro pubblico e della conoscenza.