I sindacati sono abbastanza compatti nell'esprimere un giudizio negativo sul Ddl di riforma del mercato del lavoro, considerato come un’occasione perduta. Il Sole 24 Ore mette assieme in un articolo le reazioni delle confederazioni alla riforma varata dal Parlamento. “Per la Cgil ‘la partita non è chiusa’: il sindacato guidato da Susanna Camusso ha organizzato mobilitazioni in tutta Italia, la Fiom in una sessantina di aziende. Nel presidio che si è svolto di fronte alle Camera – caratterizzato da momenti di tensione con i manifestanti dell'Usb e dei Cobas – il segretario confederale Serena Sorrentino ha spiegato che la Cgil ‘non si rassegna e sarà in campo, con questo e i prossimi governi, per ottenere cambiamenti radicali’. Attraverso le modifiche, ha ribadito Sorrentino, occorre avviare un ‘vero contrasto alla precarietà e un effettivo universalismo degli ammortizzatori sociali’”.

Più sfumato il giudizio della Cisl. Bonanni è anzi preoccupato per le correzioni annunciate (“solo sul tema degli ammortizzatori sociali' bisognerebbe allungare i tempi per utilizzare il nuovo ammortizzatore dell'Aspi, per non creare difficoltà ai lavoratori - afferma-. Sul resto, meno si tocca e meglio è, d'altronde il ministro Fornero vuoI toccare solo per peggiorare”).

“Del tutto negativo il giudizio della Uil: ‘Ci saremmo aspettati una sfida sulla piano della crescita e della produttività bilanciata da maggiori tutele per i lavoratori più deboli del nostro sistema produttivo – afferma Guglielmo Loy –. Ci saremmo aspettati la costruzione di un sistema di protezione sociale plasmato sia sulle nuove regole pensionistiche che su una fase di grande difficoltà della nostra economia, ma cosi non è stato, si è persa un'occasione’”. Giovanni Centrella (Ugl) definisce il Ddl “inutile e dannoso”, l'augurio è che «il sacrificio imposto ai lavoratori di oggi e di domani sia utile almeno a salvare l'Europa da un tracollo”.