Cresce la mobilitazione dei dipendenti delle Province contro il rischio di 20mila esuberi. “Oggi la mobilitazione si estende a tutte le Province italiane, e senza un intervento del governo, un passo indietro su provvedimenti dannosi e insensati, non si fermerà. Chiediamo al Parlamento di evitare il peggio, alle Regioni di fare la loro parte”, dicono i segretari generali di Fp Cgil, Cisl Fp e Uil Fpl Rossana Dettori, Giovanni Faverin e Giovanni Torluccio. I tagli, spiegano i sindacati, non solo mettono a rischio 20mila lavoratori a tempo indeterminato e contemplano il licenziamento di oltre 2mila precari, ma mettono a rischio “il funzionamento dei servizi di area vasta, dalla sicurezza scolastica alla tutela ambientale, passando per la viabilità e le politiche attive sul lavoro”. Dettori, Faverin e Torluccio così concludono: “chiediamo un riordino vero. Ma il governo abbandoni certi toni. Ognuno faccia la propria parte. Ma senza un dialogo vero la mobilitazione continua”.