Dopo due settimane di azioni, flash mob, blitz alla stazione Termini, "La meglio gioventù" scende in piazza per una grande mobilitazione contro il precariato. Dopo aver attraversato Roma con "l'arrotino dei precari", che da due giorni è in giro per la città a far sentire la propria voce, l'appuntamento è per sabato 16 giugno dalle ore 18 alle 22 appuntamento in piazza Farnese, a Roma, per manifestare la voglia di riprendersi la propria vita e il paese.

Obiettivo è "denunciare lo scandalo di un paese che marginalizza le sue migliori energie: 36% di disoccupazione giovanile, 4 milioni di precari e oltre 2 milioni di neet (giovani che non studiano e non lavorano) significano lo spreco di una generazione che trascina con sé tutto il paese. Uno spreco - affermano i promotori - cui il governo ha risposto con una riforma del lavoro truffa che prometteva di estendere i diritti e di abbattere la precarietà e invece non ha ridotto le tipologie contrattuali precarie, non ha esteso il welfare e, anzi, ha aggravato la condizione di chi lavora con partita iva, costretta già dal prossimo anno a pagare contributi più alti, che significa compensi netti più miseri".

La manifestazione lanciata dal comitato “Il nostro tempo è adesso” vuole essere la piazza di una generazione che non ce la fa più, ma anche di tutto il paese, perché la precarietà è l'emblema di un modello di sviluppo violento che dimentica le persone. Vuole essere soprattutto la risposta ad un Paese che ci invita alla fuga e a cui noi rispondiamo invece che vogliamo restare, riprenderci le nostre vite e il nostro paese.

Performances animeranno Piazza Farnese: oltre a un palco centrale su cui si alterneranno interventi delle reti di precari e la musica dei torretta style, tanti altri spazi e realtà occuperanno la Piazza. Le diverse reti raccontano la propria vita e della precarietà del proprio lavoro. Non mancherà l'ironia (estrema arma di sopravvivenza): Iva sei Partita (rete di architetti e ingegneri in partita iva) allestirà lo sfruttatometro, sofisticato misuratore di sfruttamento del lavoro; I giornalisti precari realizzeranno l'edicola precaria, dal quale verrà strillonata la gazzetta del precario, il giornale che finalmente mette nero su bianco i tabù del giornalismo italiano; gli atipici Rai invaderanno di teloni a piazza per un'assemblea atipica; l'arrotino precario farà poi il suo ingresso in piazza per annunciare l'arrivo del precario. E altro ancora.

Insieme alla denuncia ci sarà, però, anche il racconto dei talenti e della creatività di una generazione piena di idee, progetti e capacità: le sole che possono salvare questo Paese.