Il Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, ha inviato al presidente della giunta regionale Toscana, Enrico Rossi, una lettera dopo l'incidente di ieri a Prato. 'Indirizzo, suo tramite, ai rappresentanti della comunità cinese e alla città di Prato -si legge nella lettera- l'espressione dei miei sentimenti di umana dolorosa partecipazione per le vittime della tragedia del rogo che ha distrutto un opificio cinese, suscitando orrore e compassione in tutti gli italiani". 

"Condivido la necessità da lei posta con forza - sottolinea il Capo dello Stato - di un esame sollecito e complessivo della situazione che ha visto via via crescere a Prato un vero e proprio distretto produttivo nel settore delle confezioni, in misura però non trascurabile caratterizzato da violazione delle leggi italiane e dei diritti fondamentali dei lavoratori ivi occupati".

"Al di là di ogni polemica o di una pur obbiettiva ricognizione delle cause che hanno reso possibile il determinarsi e il permanere di fenomeni abnormi, sollecito a mia volta un insieme di interventi concertati al livello nazionale, regionale e locale per far emergere - osserva il presidente Napolitano - da una condizione di insostenibile illegalità e sfruttamento, senza porle irrimediabilmente in crisi, realtà produttive e occupazioni che possono contribuire allo
sviluppo economico toscano e italiano".