Anche gli agenti della polizia di Stato di Palermo, impegnati con sempre meno mezzi e uomini nel contrasto della criminalità e con il contratto di lavoro bloccato da quattro anni, faranno sentire la loro voce il 25 ottobre alla manifestazione nazionale a Roma.

Il malcontento che si registra nel corpo di polizia, per il lavoro ad alto rischio che svolgono sul versante della criminalità organizzata, del sequestro dei beni della mafia, della sicurezza dei cittadini, con una recrudescenza in città dei crimini diffusi, delle rapine e degli scippi, è molto elevato. E fitto è l’elenco delle rivendicazioni da sottoporre al governo, emerse a un’assemblea con circa 150 poliziotti che si è tenuta alla caserma Lungaro, alla presenza del segretario nazionale del Silp per la Cgil, Daniele Tissone, del  segretario provinciale del Silp, Michele D’Anna, del  segretario regionale Vito Alagna, del segretario della Cgil di Palermo, Enzo Campo, che ha voluto dedicare l’attivo a “Lavoro e legalità”.
   
Il blocco degli stipendi riguarda  tutte le forze dell’ordine e infatti  toni alti si sono registrati in questi mesi  tra la polizia di Stato, i Cocer dei Carabinieri, la Finanza, il sindacato di polizia penitenziaria e quello del corpo forestale, la direzione investigativa antimafia, le scorte ai magistrati. Non ci sono solo i contratti bloccati  ma anche la norma Brunetta che ha congelato le promozioni: lo stipendio della Polizia ha la peculiarità di essere strutturato per gradi, con voci accessorie e numerosi passaggi di qualifica, in base alla carriera. L’indennità di funzione è l’assegno più importante, che spetta dopo ogni certo numero di anni.

“Siamo stati penalizzati - dicono i poliziotti  Siamo anche sottoposti al taglio lineare dello straordinario e soprattutto chi fa parte della squadra mobile non può prescindere dall’obbligo di intervento e di subordinazione alla magistratura – dicono i poliziotti - Per mancanza di turn-over le l’organico è sempre meno numeroso.  L’elevazione dell’età media, sui 40 anni,  incide sulla qualità e quantità del servizio: il  contratto di vigili polizia, e carabinieri  prevede che a 50 anni si possa essere esentati dai servizi esterni”. Dal 1° gennaio 2015 alcune voci, tra cui l’assegno di funzione,  saranno ripristinate, ma senza il pregresso. A Roma, la polizia andrà a chiedere non solo il reintegro degli stipendi ma di sbloccare tutto il contratto.