'Piu' fatti e meno promesse' dal governo italiano. E' quanto chiede il Sunia, sindacato degli inquilini e
degli assegnatari di edilizia pubblica relativamente agli annunci degli ultimi mesi del governo riguardo la costruzione di circa 100.000 nuovi alloggi in cinque anni e alla possibilita' di creare altre case da destinare alle giovani coppie. Il sindacato e' preoccupato anche delle aree che saranno occupate dai nuovi edifici, 'desta preoccupazione il dialogo esclusivo con i costruttori in particolare sulle questioni delle aree e degli edifici demaniali con il rischio di uno scambio inaccettabile di aree pregiate con case di scarsa qualita' da costruire in nuovi ghetti urbani'.

'Continua invece - si legge nella nota del segretario generale del Sunia, Franco Chiriaco - il rifiuto sistematico di affrontare i problemi posti dal Sunia in primo luogo sui livelli degli affitti, e sulla qualita' degli insediamenti'.