Partire da proposte di carattere industriale, accantonando il piano sociale, ovvero le ipotesi di ricollocazione del personale considerato in esubero: era questo l'obiettivo dell'incontro di oggi, 19 ottobre, a Perugia, nella sede di Confindustria (ore 15.00) tra i manager di Nestlé e la Rsu della Perugina, insieme ai sindacati, Flai Cgil, Fai Cisl e Uila Uil. Una nuova tappa di quel percorso di confronto deciso lo scorso 13 febbraio, al termine di un intenso faccia a faccia di oltre 5 ore che aveva sancito una "tregua" tra le parti, con il "congelamento" degli esuberi e la sospensione dello stato di agitazione. Percorso che porterà fino al tavolo ministeriale del 9 novembre, già convocato al Mise dalla viceministra Teresa Bellanova. 

E nell'incontro si è cominciato ad entrare nel merito di alcune "proposte di carattere industriale" in grado di ridurre al minimo l'impatto occupazionale determinato dalle scelte di Nestlé. Uno dei temi di cui si è insistito di più in questi giorni è la logistica. Il sito industriale di San Sisto (popoloso quartiere alle porte di Perugia, sorto proprio intorno alla fabbrica) avrebbe infatti la caratteristiche per diventare un polo di riferimento per l'interno gruppo di Nestlé Italia. Una possibilità sulla quale sembra puntare anche la Presidente della Regione Umbria, Catiuscia Marini, che in un recente intervento ha detto: "Perugia può essere un polo industriale qualificato del cioccolato in Europa ed insieme Governo e Regione possiamo contribuire a potenziare scelte logistiche ed infrastrutturali utili a questa scelta, lavorando da sistema Paese. Noi siamo interessati non solo a rivendicare una storia, seppur prestigiosa, ma a costruire una strategia industriale per il futuro".

"Grazie alle iniziative di lotta che abbiamo messo in campo in queste settimane, con il verbale di riunione di venerdì si è sottoscritto che le proposte finalizzate alla riduzione dell’impatto occupazionale, devono essere anche di carattere industriale - sottolinea la Rsu di San Sisto - Questo non significa che abbiamo risolto i problemi. Ma per la prima volta abbiamo uno strumento per trovare soluzioni alla questione che mettono al centro il tema lavoro".

Nei giorni scorsi la Rsu Perugina ha inviato il testo del verbale sottoscritto con Nestlé il 13 ottobre a tutte le istituzioni che, in qualche modo, sono entrate in contatto con la vertenza, dunque, anche al Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, che i lavoratori avevano avvicinato (regalandogli anche una scatola di Baci) in occasione della sua recente visita ad Assisi. In più, le lavoratrici e i lavoratori della fabbrica di cioccolato si preparano a una nuova iniziativa di visibilità (dopo la grande manifestazione del 7 ottobre) nel cuore della città, che in questi giorni è invaso da migliaia di turisti per la manifestazione "Eurochocolate" dedicata proprio - come dice il nome - al cioccolato.

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Insomma, il confronto prosegue (prossima tappa il 6 novembre) e sarà importante per capire in che modo si arriverà al tavolo ministeriale del 9 novembre. Gli esuberi resteranno congelati o potranno essere accostati del tutto come auspicano Rsu e sindacati? Certo è che, grazie alla mobilitazione messa in campo dai lavoratori nelle passate settimane, capace di far crescere l'attenzione anche a livello mediatico (vedi la campagna social #IoDifendoLaPerugina), qualche spiraglio di luce sembra intravedersi.