Continua lo stato di agitazione del personale della Direzione provinciale di Perugia dell’Agenzia delle Entrate, proclamato il 28 maggio scorso, contro il trasferimento del personale del team controllo delocalizzato da Foligno a Perugia; contro i salari bloccati, i carichi di lavoro insostenibili e i continui attacchi ai diritti dei lavoratori.Lo si legge in un comunicato congiunto dei sindacati della fuinzione pubblica umbri.
Il 24 giugno presso l’Auditorium del palazzo finanziario di via Canali si è svolta un’assemblea del personale a cui hanno partecipato Luciano Boldorini, coordinatore nazionale Agenzie fiscali FP-CGIL, Renato Cavallaro coordinatore nazionale Agenzie entrate UIL-PA, Vincenzo Patricelli coordinatore nazionale Agenzia entrate FLP, Elisabetta Rico coordinatore regionale della CISL-FP e Nicola Giordano coordinatore regionale del Salfi.
L’assemblea ha dato mandato ai coordinatori nazionali di interessare la nuova direttrice dell’Agenzia Entrate Rossella Orlandi della vicenda del personale di Foligno, trasferito ingiustamente, caso unico a livello nazionale, chiedendo un suo intervento per ritirare il provvedimento di trasferimento. Le inesistenti relazioni sindacali ed il rifiuto di un qualsiasi preventivo confronto con i rappresentanti del personale da parte del direttore provinciale di Perugia Mario Landolfi e del direttore regionale Umbria-Marche Carlo Palumbo, hanno contribuito ad una serie di decisioni organizzative unilaterali le cui motivazioni sono assolutamente incomprensibili, contraddittorie e, come dimostrato dai fatti, assolutamente irrazionali. Conseguenza immediata è stato un forte aumento dei carichi di lavoro per tutti i funzionari dell’area controllo oltre ai costi sociali ed economici scaricati sui quattordici lavoratori trasferiti.
Perugia: continua stato agitazione Agenzia entrate
26 giugno 2014 • 00:00