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Rimini: sabato 9 agosto sciopero dei marinai di salvataggio. Prosegue la campagna di assemblee sulla vertenza che riguarda la sicurezza della balneazione sulle coste della provincia di Rimini, “nel silenzio assordante di politica e amministratori pubblici”, si legge in una nota della Filcams Cgil di Rimini.
Lo sciopero è indetto per l’intero turno di lavoro, e per tutti i dipendenti addetti al salvamento delle imprese balneari. I servizi di salvataggio sulle spiagge della provincia di Rimini sono garantiti da lavoratori stagionali, dipendenti di cooperative, consorzi o imprese balneari, inquadrati con contratto del settore turismo. Si tratta di lavoratori altamente qualificati, che assicurano la sicurezza della balneazione spesso in condizioni difficili e con mezzi insufficienti.
La vertenza
Da due anni, denuncia la Filcams di Rimini, “per dare un’apparenza di maggiore sicurezza (nei fatti), è stata eliminata la pausa del servizio nelle ore centrali della giornata, garantendo però solo un presidio dimezzato. Ogni bagnino di salvataggio si trova così a dover vigilare su uno specchio d’acqua doppio (300 metri invece dei 150 di norma previsti), con evidenti rischi per la sicurezza di bagnanti e soccorritori”.
Filcams “è favorevole all’estensione dei servizi di salvataggio, ma a condizione che ciò avvenga seriamente, senza gravare sui lavoratori né mettere a rischio la sicurezza dei turisti. Per questo motivo è stato proclamato lo sciopero di sabato 9 agosto: per chiedere condizioni che garantiscano davvero la sicurezza della balneazione e per dire no alle speculazioni economiche sul demanio pubblico”.
Il sindacato si dichiara disponibile da subito ad aprire un confronto istituzionale, per approfondire le proposte in campo e giungere – attraverso un accordo – a una gestione diversa e più responsabile del servizio di salvamento. Un confronto che però richiede la giusta attenzione da parte delle istituzioni locali.
L’assenza delle istituzioni locali
Continua la nota: “Dispiace – ma purtroppo non sorprende – constatare che, mentre prosegue la campagna di assemblee sindacali, dalla politica e dagli amministratori locali arrivi un silenzio assordante, anche da parte di chi, in campagna elettorale, aveva promesso attenzione al tema del salvataggio”. Eppure “si tratta di una questione che riguarda l’intera collettività. Del resto, nella lunga storia del salvamento sulle coste riminesi, non è la prima volta che i marinai di salvataggio si fanno carico in prima persona di battaglie a favore dell’interesse generale: dal 1964, quando erano ancora dipendenti delle aziende di soggiorno, alla lotta per la gestione pubblica del servizio negli anni Settanta, fino alle rivendicazioni più recenti su contratto e durata della stagione di salvamento”.
La mobilitazione
Nei prossimi giorni partirà una campagna d’informazione rivolta anche ai turisti, chiedendo massima solidarietà. "Oggi si tratta di garantire con serietà la sicurezza sulle spiagge della provincia di Rimini. Per questo Filcams Cgil invita cittadini, turisti e associazioni a unirsi ai marinai di salvataggio in un corteo di protesta, che si terrà sabato 9 agosto a partire dalle ore 12.30, con partenza da Rimini, bagno 36-37 (Bounty) e arrivo a piazzale Boscovich.