“Le nozze con i fichi secchi non si possono fare, la misure derivanti dall’introduzione della Zes per la Regione Marche non si possono realizzare a invarianza di risorse. Tra l’altro il disegno di legge può prevedere un iter di approvazione troppo lungo rispetto all’urgenza dei problemi, resta comunque il fatto che la scelta andrebbe nella direzione da noi auspicata molte volte”. Lo afferma Giuseppe Santarelli, segretario generale Cgil Marche, in seguito all’annuncio a sorpresa della presidente del consiglio, Giorgia Meloni, sull’ingresso della regione nella lista delle Zone economiche speciali. 

Secondo Santarelli una decisione così importante avrebbe dovuto vedere il coinvolgimento di sindacati e associazioni di impresa e fatto con queste modalità alla vigilia delle ferie e delle elezioni ha il sapore di un provvedimento propagandistico e elettoralistico.

“Leggeremo bene il disegno di legge e vigileremo sulla sua approvazione – prosegue in un comunicato –, chiedendo le risorse necessarie per sostenere lavoratori e imprese. Attendiamo nella prossima legge di Bilancio gli stanziamenti necessari per garantire davvero l’applicazione della Zes.

Siamo felici innanzitutto della presa di coscienza da parte del governo e della giunta regionale del declino economico imboccato dalle Marche e più volte denunciato dalla Cgil. Finalmente dopo averlo negato per anni c’è un risveglio positivo”.