"Sabato andremo a Roma. Sono già 20 i pullman predisposti dalla Cgil dell’Umbria per continuare insieme la nostra battaglia che punta a cambiare la legge Fornero sulle pensioni". Così Vincenzo Sgalla, segretario generale Cgil Umbria. 

"Rispettiamo l’opinione delle altre organizzazioni sindacali - prosegue Sgalla -, ma per quanto ci riguarda non possiamo accontentarci delle “briciole” che il governo ci ha lasciato, sotto forma di deroghe minimali e parziali ad una legge fortemente ingiusta. La linea politica che anche questo governo, in continuità con i precedenti, sta seguendo sulla previdenza porterà donne e uomini a dover aspettare per andare in pensione i 67 anni di età (oppure 43 anni e tre mesi di contributi per gli uomini e 42 anni e tre mesi per le donne) con l’aggravante che, non modificando il meccanismo sull’aspettativa di vita, si arriverà nel giro di pochi anni alla soglia dei 70 anni". 

"Questo - precisa il dirigente sindacale - era quello che non volevamo. Quello che vogliamo invece è una pensione di garanzia per i giovani, una contribuzione maggiorata per le donne con figli o che si sobbarcano i lavori di cura, il blocco di questo meccanismo infernale che porta all’aumento continuo dell’età per andare in pensione e la garanzia di una maggiore libertà di scelta ai lavoratori, ricordando che non tutti i lavori sono uguali". 

"Insomma, vogliamo ripristinare un po’ di giustizia in una paese nel quale un avvocato comunale può ricevere una pensione pari a quella di 200 precari messi insieme. Per questo lanciamo un appello alle cittadine e ai cittadini umbri: prenotate il vostro posto, scendiamo in piazza, perché insieme cambiare si può", conclude il segretario della Cgil Umbria.