“Con la giornata di mobilitazione nazionale che abbiamo indetto per oggi 20 giugno vogliamo sollecitare il governo, il Parlamento, le forze politiche e le istituzioni locali ad intervenire con urgenza per sostenere il potere d'acquisto delle pensioni, per una nuova politica fiscale e per un welfare pubblico che sia in grado di rispondere alle esigenze degli anziani, con una particolare attenzione verso quelli non autosufficienti”. Con queste parole si apre l’intervento dei tre segretari generali dei sindacati dei pensionati di Cgil Cisl e Uil pubblicato oggi su L’Unità. “In particolare – scrivono Carla Cantone, Gigi Bonfanti e Romano Bellissima – chiediamo di riaprire la partita della previdenza cancellando il blocco della rivalutazione delle pensioni introdotto dalla manovra Salva Italia e intervenire con urgenza a sostegno dei redditi dei pensionati, a partire da quelli medio-bassi”.

“Il governo, il Parlamento e le forze politiche – chiedono i segretari di Spi, Fnp e Uilp – devono, quindi, adoperarsi per migliorare fattivamente la condizione reddituale dei pensionati e per arrestare il loro progressivo impoverimento, tenuto conto che circa 8 milioni percepiscono meno di 1.000 euro al mese e di questi circa due milioni e mezzo, in larga maggioranza donne, non arrivano a 500 euro. Chiediamo, poi, un intervento sul fisco, che ad oggi colpisce soprattutto i redditi da pensione e da lavoro”. Ulteriori richieste riguardano il welfare, un piano per l’autosufficienza e i livelli essenziali delle prestazioni per il sociale e per l’assistenza.

“Su tutte queste rivendicazioni – concludono Cantone, Bonfanti e Bellissima – chiediamo al governo di aprire un confronto e a tutte le forze politiche di darci delle risposte perché le condizioni in cui versano gli anziani e i pensionati di questo paese sono davvero drammatiche e necessitano di interventi urgenti, da realizzarsi anche attraverso una forte contrattazione sociale e territoriale con i Comuni e le Regioni. Se così non sarà i pensionati non staranno di certo fermi a guardare ed è per questo che abbiamo già deciso che continueremo a mobilitarci”.