“In Consiglio Regionale lombardo il Nuovo Centro Destra ha presentato, lo scorso 9 settembre, una mozione attraverso la quale viene chiesto lo sblocco del rinnovo del Ccnl delle forze dell’ordine o, almeno, del tetto stipendiale. Le parole del primo firmatario, Carlo Malvezzi, sugli operatori di polizia e le forze dell’ordine che svolgono un servizio delicato e strategico per la sicurezza, per cui il loro lavoro va riconosciuto e valorizzato, ci trovano di certo d’accordo. Ma vanno considerate altrettanto importanti e strategiche tutte le altre attività svolte dai dipendenti pubblici: dalla sanità alla scuola, dagli enti locali alle agenzie fiscali, dagli enti previdenziali ai ministeri”. A dirlo in una nota è Florindo Oliverio, segretario generale della Fp Cgil Lombardia.

“Il lavoro pubblico - osserva il sindacalista - è infatti presidio di tutele e di legalità. Chi vi opera – circa tre milioni di lavoratori in Italia – garantisce quotidianamente i diritti di cittadinanza a coloro che vivono nel nostro paese in tutte le fasce di età: bambini, giovani e anziani. Ma queste lavoratrici e questi lavoratori vengono di continuo mortificati, a partire dalla negazione del loro diritto al rinnovo dei contratti nazionali, fermi dal 2009. Per questo vogliamo ricordare alla politica che non esistono dipendenti pubblici di serie A e di serie B. Né tantomeno servizi di pubblica utilità più importanti di altri”.

“Il paese - conclude la nota - ha bisogno di amministrazioni e servizi pubblici utili ed efficaci, ad opera di lavoratori motivati e valorizzati. Il contratto di lavoro può e deve essere lo strumento in questa direzione. In Lombardia si vuole mettere mano a importanti processi di riorganizzazione: del welfare sociosanitario, di servizi degli enti locali, delle funzioni centrali (dal fisco alla previdenza). Se le riforme servono, i lavoratori sono il vero motore per riforme amiche dei cittadini e delle imprese. Per questo chiediamo al Presidente Maroni, ai Sindaci e a quanti hanno responsabilità istituzionali di sollecitare il governo ad avviare da subito i rinnovi contrattuali”.