"La scelta del Governo di includere nel decreto 90/14 il tema della riorganizzazione delle Autorità indipendenti in un unico articolo è sbagliata e contraddittoria". E' quanto affermano in una nota il segretario confederale della Cgil, Fabrizio Solari, e il segretario generale della Fisac Cgil, Agostino Megale, aggiungendo che: “Le Autorità indipendenti svolgono compiti di vigilanza fondamentali in campo finanziario e di regolazione in settori importanti dell'economia italiana derivanti dal diritto comunitario. Il decreto non sembra considerare questi elementari presupposti, accorpando in un unico intervento Autorità che svolgono funzioni diverse di vigilanza e regolazione, relative a settori distinti”.

Nel merito, aggiungono i due dirigenti sindacali, “sottolineiamo che i punti più critici sono costituiti dalle misure relative alle procedure concorsuali che, così come scritte, sembrano fare salve quelle per chiamata diretta e similari, chiaramente in contraddizione con l'alto profilo professionale richiesto dalle Autorità indipendenti. Preoccupazione confermata dalla equiparazione dei commissari e dei dirigenti a tempo indeterminato ai fini delle incompatibilità, senza nulla dire di quelli a termine, quasi a volere nuovamente legittimare procedure a chiamata diretta e non concorsuali”.

Allo stesso tempo, continuano Solari e Megale, “non convince, e per questo va cambiato, l'approccio seguito per la unificazione delle sedi e delle funzioni strumentali. Nel primo caso sembra che il Governo non sia a conoscenza o consapevole del tutto che esistono sedi nazionali in importanti città, come Napoli e Milano, inserite nel contesto di sviluppo locale che vanno mantenute. Per le funzioni strumentali consigliamo al Governo un approfondimento per quelle Autorità di Vigilanza che hanno riferimenti europei e rilevano un delicato problema di sicurezza nella gestione dei dati e dei programmi informatici”. Inoltre, proseguono, “vogliamo anche segnalare, ma il processo è tutto da realizzare, la modifica della governance della Consob con il ritorno ai 5 commissari: una misura che riconosce il merito delle iniziative condotte dalla nostra organizzazione confederale e di categoria”. In conclusione, chiudono Solari e Megale, “la Cgil e la Fisac non si sottraggono allo sforzo di risanamento che deve coinvolgere tutto il paese ma neanche intendono venire meno ad una denuncia per la approssimazione che caratterizzano queste misure”.