A due anni dalla data fissata dalla legge 81 del 2004 per la chiusura degli ospedali psichiatrici giudiziari, tredici persone, di cui otto con misura di sicurezza definitiva e cinque con misura provvisoria, sono ancora internate nell’ex Opg di Barcellona Pozzo di Gotto. Lo denuncia il Comitato regionale stopOpg, in una lettera inviata al presidente della regione e all’assessore alla sanità, ai ministri della Salute e della Giustizia, al garante regionale per i diritti dei detenuti e a tutti gli altri soggetti istituzionali interessati. All’inizio di gennaio, gli internati sarebbero dovuti passare alla seconda Rems di Caltagirone (Asl di Catania), struttura residenziale sanitaria per la riabilitazione, la cui apertura, però, è prevista per il mese di maggio.

Il Comitato chiede che “l’Opg sia chiuso definitivamente e queste tredici persone siano subito dimesse, disponendo la loro presa in carico dai dipartimenti di salute mentale d'appartenenza appartenenza o il loro transito nelle due Rems già operative”. Nella nota viene inoltre rilevato che nell’ex Opg, oggi casa circondariale con all’interno 224 persone di cui 43 minorati psichici, 11 con sopravvenuta malattia mentale e 8 in osservazione psichiatrica, “i detenuti vivono, nonostante l’impegno degli operatori, una situazione di grave disagio”.

“Noi chiediamo interventi urgenti – dice Elvira Morana, del Comitato –, a garanzia dei diritti di chi è ancora ingiustamente internato nella struttura e del diritto alla salute e alle cure dei detenuti”. A tale scopo, il comitato StoOpg ha chiesto al dipartimento per l’amministrazione penitenziari Dap di visitare la struttura di Barcellona Pozzo di Gotto e chiede incontri con le istituzioni regionali e provinciali preposte, allo scopo di risolvere i problemi sollevati.