Continua il calo dell’occupazione nelle grandi imprese, ovvero nelle aziende con almeno 500 dipendenti. I dati Istat descrivono una situazione di stallo rispetto a maggio, mentre su base annua si registrano ancora cali, anche se il ritmo di caduta rallenta.

Rispetto allo scorso anno, infatti, la diminuzione al lordo dei dipendenti in cassa integrazione risulta pari allo 0,8%, la discesa più contenuta da agosto-settembre del 2012. E bisognerebbe tornare ancora più indietro per trovare un valore migliore nel calcolo al netto delle Cig (-0,5%). 

Analizzando i diversi comparti, la diminuzione tendenziale più marcata si registra nelle costruzioni (-4,7% al netto Cig), al contrario fanno bene i comparti della fornitura di energia elettrica e gas (+1,7%), delle attività professionali scientifiche e tecniche (+1,9%) e del commercio all'ingrosso e al dettaglio (+0,6%).

Il numero di ore lavorate per dipendente, al netto degli effetti di calendario e della Cig, fa sapere sempre l'Istat, diminuisce dell'1,2% nel confronto annuo. L'incidenza delle ore di cassa integrazione guadagni utilizzate si contrae, scendendo a 30,7 ore ogni mille ore (-2,9 ore ogni mille sull'anno). 

Passando alle buste paga, a giugno la retribuzione lorda per ora lavorata segna una flessione dello 0,5% su base mensile, invece sale del 3,3% in termini tendenziali. Nel calcolo per dipendente, la retribuzione lorda aumenta del 2,2%, mentre il costo del lavoro cresce dell'1,6% su base annua e al netto della Cig. A spingere in alto i salari è stato l'elevato incremento tendenziale rilevato nel settore trasporto e magazzinaggio (+10,3%) derivante dal pagamento nel 2014 di premi di maggiore entità rispetto al 2013 in alcune grandi imprese.

Lo stesso è accaduto per il settore della fornitura di energia elettrica (+8,0%). Considerando la sola componente continuativa (quel che arriva ogni mese), spiega ancora l'Istituto, la retribuzione aumenta dello 0,4%.