È una sentenza innovativa quella relativa alla Nuova Italcablaggi srl di Brembate Sopra (Bergamo), nata come reparto esternalizzato e diventata una srl al lavoro per la Philco nel settore della produzione di fili elettrici per lavatrici. Con una trentina di lavoratori, la Italcablaggi è fallita il 22 gennaio 2004. Per la situazione di insolvenza l’azienda aveva smesso di corrispondere gli stipendi e la quota destinata al Fondo Cometa per la previdenza complementare. Non pagando gli stipendi, è venuta a mancare anche la quota che i singoli lavoratori avrebbero dovuto versare oltre a quella contenuta nel Tfr. Per recuperare la contribuzione, la Fiom Cgil ha depositato un ricorso il 9 maggio 2006 per conto di 7 lavoratori. Ora, con sentenza dell’8 agosto scorso, la Corte d’Appello di Brescia, presieduta dal presidente Filippo Maria Nora, ha stabilito il loro diritto a recuperare (probabilmente entro la fine di quest’anno) circa 1000 euro a testa, somme che non arriveranno direttamente ai singoli lavoratori, ma che il Fondo di Garanzia Inps corrisponderà al Fondo Cometa.

Cometa è il fondo pensione complementare per i lavoratori dell’industria metalmeccanica, dell’installazione di impianti e dei settori affini, istituito con lo scopo di assicurare una più elevata copertura pensionistica aggiuntiva a quella offerta dal sistema previdenziale obbligatorio. È un fondo negoziale costituito come forma di associazione il 21 ottobre 1997 per un accordo tra le organizzazioni di categoria delle imprese (Federmeccanica, Assistal e Intersind) e dei lavoratori (Fim, Fiom, Uilm e Fismic).

“Quella relativa all’Italcablaggi è un’importante sentenza, tra le prime per il recupero della contribuzione al Fondo Cometa nei casi dei fallimenti d’azienda” ha commentato oggi Mirco Rota, segretario generale della Fiom Cgil di Bergamo. “La decisione della Corte d’Appello costituisce un precedente che mette al riparo i lavoratori iscritti al fondo dei metalmeccanici che si vengano a trovare in difficili situazioni di fallimento delle aziende, consentendo loro di non perdere tutta la contribuzione che le aziende non versano nei periodi di insolvenza”. Se quella della Nuova Italcablaggi è la prima sentenza del genere a livello provinciale, l’Ufficio Vertenze Cgil ha una quindicina di cause collettive di simile natura e tutt’ora in corso.