Si è svolta oggi (12/12), presso l'hotel Fortino di Torino, la riunione dei gruppi dirigenti confederali e delle categorie di Cgil Cisl Uil del Piemonte, per approfondire il nuovo modello di relazioni industriali approvato a gennaio dagli esecutivi unitari nazionali, per favorire i rinnovi dei contratti e lo sviluppo economico fondato sull'innovazione e la qualità del lavoro. Presenti i segretari generali piemontesi, Alberto Tomasso, Alessio Ferraris, Gianni Cortese, la riunione è stata conclusa da Carmelo Barbagallo, segretario generale Uil. 

Tutti gli interventi della mattinata, dai segretari di categoria della scuola, degli alimentaristi, dei metalmeccanici, dei chimici, dei trasporti a quelli di territorio, hanno sottolineato il valore di questo accordo unitario, che rappresenta un punto di riferimento per tutti, perché rimette in gioco il sindacato con una proposta importante che parla a tutto il mondo del lavoro, pubblico e privato, a partire dai settori meno tutelati, al mondo degli appalti, delle collaborazioni e della flessibilità estrema. E' un progetto complessivo che si fonda su tre pilastri: contrattazione, partecipazione e regole, che passano attraverso la difesa della centralità del contratto nazionale e l'estensione del secondo livello di contrattazione.

Nella relazione introduttiva, a nome delle segreterie piemontesi, Alberto Tomasso ha sottolineato "il consolidamento del ruolo del contratto nazionale, riferimento principale di regolazione dei rapporti di lavoro su normative generali per tutti i lavoratori, che apre gli spazi alla contrattazione di secondo livello". "Per questo - ha ribadito Tomasso - il rinnovo del potenziamento quantitativo e di sostanza della contrattazione di secondo livello ha una valenza strategica, per uscire dalla logica delle deroghe e passare a un sistema regolato da competenze rispetto ai vari livelli contrattuali".                                      

Nelle sue conclusioni, riferendosi ai contratti da poco rinnovati nei settori chimico, bancario, gomma-plastica, alimentaristi, trasporto pubblico locale, Barbagallo ha sottolineato che "nonostante quello che ha sostenuto Confindustria, i contratti si stanno rinnovando. Senza restituire potere d'acquisto ai lavoratori e pensionati, questo paese non cresce e non c'è speranza di ripresa economica, produttiva, occupazionale". Con il jobs act, "ci dicono di aver creato 200mila posti di lavoro in più ma si tratta semplicemente di riciclaggio di posti di lavoro, introducendo - con i voucher - un sistema di precariato criminale".                                        

Da Cgil Cisl Uil Piemonte è arrivato, infine, un invito alla Regione a firmare al più presto il protocollo sugli appalti e pensare a quelle migliaia di persone che non hanno il lavoro, gli ammortizzatori e le pensioni invece di perdere tempo su proposte di legge sul salario minimo garantito perché sostitutivo del contratto nazionale che, invece, stabilisce i minimi contrattuali e garantisce una serie di diritti universali.