Oggi, 7 agosto, si è svolto il secondo incontro per la procedura relativa alla denuncia di 382 esuberi, aperta da NH Hotel il 17 luglio scorso (l’azienda aveva precedentemente disdetto il contratto integrativo).

Le segreterie nazionali Filcams Cgil, Fisascat Cisl e Uiltucs Uil, unitamente alla delegazione sindacale, hanno proposto un percorso di confronto con l'obiettivo di salvaguardare appieno l'occupazione mettendo in campo un insieme di strumenti alternativi e non traumatici per il personale Nh Italia.

“Nello specifico” affermano le segreterie nazionali “abbiamo proposto un piano di incentivi su base volontaria rivolto a tutte le lavoratrici e lavoratori; il ricorso alla cassa integrazione almeno fino al prossimo 31 dicembre, nonché la disponibilità a discutere interventi sull'organizzazione del lavoro utili a recuperare margini di efficienza, produttività e redditività.”

L'azienda ha di fatto ignorato le disponibilità espresse al tavolo negoziale dai sindacati, aprendo esclusivamente sulla possibilità di garantire incentivi all'esodo, ma negando altri spazi di trattativa.

“NH Italia” proseguono i sindacati “ha di fatto ritenuto insufficiente il ricorso alla cassa integrazione e inadeguato l'intervento sull'organizzazione del lavoro, riconfermando la volontà di licenziare sia per riorganizzazione che per cessazione di attività.”

Stante la gravita delle suddette posizioni aziendali che continuano ad ignorare il ruolo di interlocuzione delle Organizzazioni Sindacali, e la drammaticità delle impatto sociale della procedura di licenziamento collettivo, le Segreterie nazionali di Filcams Cgil, Fisascat Cisl e Uiltucs Uil congiuntamente alla delegazione sindacale, hanno proclamato un pacchetto di 16 ore di sciopero.

Il pacchetto sarà effettuato con le seguenti modalità: 8 ore da effettuare fin da subito a livello territoriale o di struttura alberghiera e ulteriori 8 ore a livello nazionale.

Le lavoratrici e i lavoratori NH Hotel saranno informati e coinvolti attraverso le strutture sindacali territoriali durante le assemblee che verranno programmate localmente.

Filcams Cgil, Fisascat Cisl e Uiltucs Uil auspicano che, nei prossimi giorni, anche in occasione degli appuntamenti previsti per legge, l'azienda cambi sostanzialmente atteggiamento e incominci un reale percorso di negoziazione utile a trattare la permanenza nel ciclo produttivo di tutti i lavoratori coinvolti.