“Ci tenevo molto ad essere qui per portare un saluto di buon lavoro alla Cgil. Oggi viviamo un tempo difficile, lo è stato già detto da coloro che sono intervenuti prima di me. Questa è un’epoca dura, in Italia, in Europa e nel mondo intero, perché è in gioco uno dei cardini della democrazia: la difesa dei diritti umani e del diritto al lavoro, un lavoro rispettato, giustamente retribuito, gratificane e utile”. Lo ha detto Carla Nespolo, presidente dell’Anpi al 18° congresso della Cgil in corso a Bari.

“Il pensiero – ha continuato – non può non correre immediatamente alla Costituzione italiana e al suo splendido primo articolo. In questi tempi sono in tanti a cercare di cancellare la memoria storica del nostro Paese, quindi tocca ancora a noi antifascisti ricordare che la Costituzione italiana è stata prodotta dalla resistenza e ricordarne il dettato antifascista. In quella lotta di popolo, i lavoratori sono stati protagonisti, dando un contributo fondamentale alla caduta del fascismo, con gli scioperi del ‘43 e del ‘44”.

Nespolo ha poi ricordato “il sacrificio degli operai che impedirono lo smantellamento delle fabbriche da parte dei nazifascisti in ritirata”. “Oggi lo sanno in pochi - ha detto ancora - e in pochi cercano di trasmettere la memoria alle nuove generazioni. I giovani sono anche distratti da una condizione sociale precaria, ma sostituire il lavoro con l’assistenzialismo temporaneo non risolverà certo il problema”.

“Per questo – ha concluso - facciamo bene a lottare insieme, Anpi e Cgil. Difendere la democrazia in questo Paese non è mai stato semplice, ma oggi lo è ancora meno, perché è in atto una guerra tra poveri alimentata da una politica irresponsabile. Per questo dobbiamo continuare a lavorare insieme, giorno dopo giorno”.