Uno Sportello di ascolto per le donne di Napoli vittime di violenza fuori e dentro i luoghi di lavoro. È quello che la Cgil metropolitana inaugura oggi (venerdì 6 marzo), offrendo a lavoratrici, pensionate, immigrate, o anche semplici cittadine, la possibilità di intraprendere tutti i percorsi di assistenza sindacale, legale, terapeutica e di interfaccia istituzionale. Lo Sportello svolgerà, inoltre, una funzione di sostegno per tutte le donne anche in senso più generale, come nei casi di disagio sociale, di discriminazione o disuguaglianza salariale, di mobbing o di situazioni pericolose per la propria salute e sicurezza.

Lo Sportello, attivo presso la sede della Cgil napoletana (in via Torino 16, al nono piano), nasce dall’impegno comune della Camera del lavoro e della categoria Silp. Una collaborazione emersa sulla spinta sia della riduzione delle tutele realizzate con il Jobs Act sia sulla specifica situazione della Campania, segnata da, spiega il protocollo d’intesa, crisi economica di lunga durata, ampio disagio sociale, povertà strutturale, alti livelli di disoccupazione femminile, aumento generalizzato della criminalità e ritorno a una struttura familiare patriarcale, con aumento del fenomeno della violenza sulle donne.

“Con l’approvazione del Jobs Act e le modifiche all’articolo 18 le donne oggi sono ancora più deboli
”, spiega Teresa Potenza, responsabile Sicurezza di Cgil Campania e Cgil Napoli: “bisogna dare loro anzitutto informazione e formazione, soprattutto alle lavoratrici di aziende in cui il sindacato non c’è, che quindi non sanno a chi rivolgersi per far valere i propri diritti o migliorare la propria situazione di lavoro”. Lo Sportello non intende però mettersi in contrasto con le imprese: “se una lavoratrice è scontenta, ed è possibile modificare l’organizzazione aziendale in modo da rispondere alle esigenze della lavoratrice, a guadagnarne è anche l’azienda”. Al protocollo hanno aderito già numerosi soggetti istituzionali e sociali (come la Consigliera di parità provinciale o il Dipartimento di Studi umanistici dell’Università Federico II di Napoli): “l’affermazione della sicurezza sul lavoro, così come la lotta alle molestie sessuali e ai fenomeni discriminatori verso le donne, è un’operazione culturale. Per questo riteniamo importante l’adesione dell’università, che speriamo di allargare anche alle scuole, proprio perché la cultura della sicurezza si costruisce a partire dai più giovani”.

Ma l’istituzione dello Sportello è solo uno dei punti del programma della Cgil Napoli e del Silp Cgil
. Intenzione del sindacato è attuare una vasta azione di sensibilizzazione presso “tutti coloro che direttamente o indirettamente sono coinvolti nell’azione di prevenzione, di contrasto e/o di contenimento del fenomeno della violenza di genere”, spingere la governance decisionale istituzionale e datoriale “nella somministrazione di formazione permanente a operatori e lavoratori con corsi specifici sulla salute e sicurezza e contro le discriminazioni”, infine a svolgere un’attività di informazione e disseminazione “attraverso convegni, seminari e tavole rotonde, sia con attività rivolte alle scuole che nei luoghi di lavoro e nei territori, che abbiano lo scopo di stimolare il dibattito sul contrasto al fenomeno”.