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Nella seduta del Consiglio comunale di Modena di domani pomeriggio, giovedì 29 settembre, sarà discusso un importante Ordine del Giorno che, prendendo atto dell’enorme numero di voucher venduti in provincia di Modena, invita l’Amministrazione ad attivarsi con le organizzazioni sindacali, economiche e di categoria al fine di intervenire sull’uso distorto e spropositato di questo strumento.
"Da lungo tempo - si legge in una nota della Cgil modenese - denunciamo come l’abnorme utilizzo dei voucher, anche nella nostra provincia, rappresenti la nuova frontiera della precarietà, inquinando il mercato del lavoro e togliendo spazio a contratti regolari, alimentando così fenomeni di lavoro nero e lavoro grigio, e generando nuove forme di povertà. Per questo - continua la Cgil - riteniamo che sia importante che il consiglio comunale di Modena avvii una discussione in questo senso".
Nel primo semestre di quest’anno infatti nel modenese sono stati venduti 1.503.729 voucher diffusi in tutti i settori produttivi (fonte elaborazione www.gdeangelis.eu su dati Inps). "Ovviamente - sottolinea la Cgil - non sono numeri che crescono casualmente: se per ogni giorno di quest’anno, domeniche comprese, sono stati venduti mediamente 8.354 buoni lavoro è perché un processo, quello della liberalizzazione e dell’estensione dei voucher, si è allargato talmente tanto da diventare un vero e proprio sistema. Il quale, visti i numeri, è ammesso, tollerato e sostenuto. Su questo sistema siamo convinti che bisogna intervenire".
La Cgil di Modena auspica dunque che la discussione in consiglio comunale possa produrre "l’impegno a riunire, presto, tutti i soggetti che su questo sistema possono incidere: le organizzazioni sindacali, le associazioni economiche e datoriali, le istituzioni del territorio. Le norme di legge, e il Jobs Act tra queste, hanno permesso di ampliare a dismisura il fenomeno dei buoni lavoro - conclude la Cgil - specifici accordi e impegni tra i soggetti del territorio possono contribuire ad arginarlo e frenarne la pericolosa deriva".