Il Comune di Milano ha adottato per la prima casa e le relative pertinenze l'aliquota minima prevista dalla legge per l'Imu, pari allo 0,4% il cui gettito è destinato interamente allo Stato. Ne dà notizia il Comune, che oggi ha varato il bilancio 2012. Non sono stati introdotti, sottolinea il Comune, gli incrementi percentuali previsti dalla legge sino a un massimo dello 0,2%.

Per quanto riguarda le seconde case e gli immobili commerciali l'aliquota è di 1,06%. Per i fabbricati rurali strumentali, l'aliquota è dello 0,2% ( la minima prevista dalla normativa), considerata la particolare natura di tali immobili.

Pisapia, che ha presentato le linee guida del Bilancio, ha sottolineato che l'azione della Giunta è stata dettata da un "criterio di equità, ancora più importante in questo momento di crisi economica. Sull'Irpef rimane l'esenzione più alta d'Italia e per quanto riguarda l'Imu sulla prima casa abbiamo adottato l'aliquota minima prevista per legge, il cui gettito andrà interamente allo Stato. Una manovra - ha aggiunto - su cui continuerà il confronto. La Giunta naturalmente rispetterà le decisioni del Consiglio comunale e siamo disponibili ad alcune modifiche".