Dopo la provocazione avvenuta nei giorni scorsi a Sesto San Giovanni, con affissione di volantini in solidarietà agli assassini di Marco Biagi e D’Antona, "oggi a Milano si è ripetuta la sfida di questi fiancheggiatori delle cosiddette nuove Brigate Rosse, che hanno imbrattato i muri inneggiando e solidarizzando con la formazione terroristica, nella vicinanza dell’abitazione di Iosa Antonio che fu gambizzato negli anni ’80". Lo rende noto la Cgil di Milano.

"Nell’esprimere solidarietà ad Antonio Iosa, la Camera del lavoro di Milano si associa alla richiesta di cancellare le scritte comparse nel più breve tempo possibile. Condanna contestualmente tali gesta nella consapevolezza che il messaggio terroristico non passerà nella coscienza delle persone poiché è stato battuto dalla storia e dalle lotte del movimento operaio".