Nell’ultimo anno il governo ha promosso una serie di interventi a sostegno delle famiglie, come il rinnovo del bonus bebè e le facilitazioni nell’accesso ai congedi parentali. Iniziative sicuramente lodevoli, ma pressoché insufficienti per risolvere un problema strutturale, tutto italiano, che riguarda l’assenza di uno Stato sociale adeguato per tutelare le donne lavoratrici. Nel nostro paese, per essere madri è necessario avere una naturale “attitudine al funambolismo”, qualità indispensabile per conciliare maternità e lavoro, come ha giustamente ricordato in una recente dichiarazione il segretario generale della Cgil Susanna Camusso.

“Nel mercato del lavoro – afferma Loredana Taddei, responsabile politiche di genere di corso d’Italia – la componente femminile sconta ancora un forte divario in termini occupazionali e retributivi. Un gap che non ci stanchiamo mai di denunciare, anche in assenza di un interlocutore specifico. Perché è bene ricordare che questo è il primo esecutivo senza un referente incaricato per le politiche di genere. Appare chiaro – prosegue Taddei – che il tema delle donne non è tra le priorità dell’agenda politica della compagine governativa, così come è chiaro che non sono sufficienti i modesti provvedimenti a spot. È necessario un impegno concreto, a partire da politiche mirate per creare occupazione, aumentare servizi, agevolare le tutele sociali, favorire la conciliazione e rendere migliore lo sviluppo. Una donna su quattro lascia il lavoro quando aspetta un figlio. In Italia dopo la maternità continuano a lavorare solo 43 donne su 100, solitamente con contratti precari e con part time spesso involontari”.

A riprova della scarsa protezione delle famiglie e delle madri, i risultati del rapporto Mamme nella crisi di Save the Children, dati confermati dalle ultime indagini Istat ed Eurostat, che denunciano una pericolosa tendenza del mercato del lavoro. È proprio partendo da questa realtà di difficoltà che l’associazione Pianoterra Onlus ha ideato un programma a sostegno delle donne in gravidanza che vivono in condizioni di fragilità e disagio, per accompagnarle prima e dopo il parto. Una valigia per 1000 Giorniè il titolo di questo progetto pilota, avviato a Napoli nel quartiere Sanità e ora esteso anche al quartiere romano di Tor Sapienza. La campagna di sensibilizzazione e raccolta fondi è portata avanti attraverso la “Valigia Maternità”, una raccolta di tutto ciò che serve al neonato e alla mamma al momento del parto e nelle primissime fasi successive alla nascita.

Creata su ispirazione della baby box finlandese, la valigia viene donata a donne in gravidanza che, fin dal quarto mese, hanno seguito un percorso di accompagnamento al parto e alla genitorialità fatto di esami e visite mediche, incontri con specialisti e supporto psico-educativo. Il 6 maggio si terrà – presso il Museo Explora di Roma – la conferenza stampa di presentazione del programma, presente in qualità di testimonial l’attrice napoletana Luisa Ranieri. L’iniziativa di fundraising, unita alla celebrazione della Festa della mamma, proseguirà sabato 7 e domenica 8 maggio con i laboratori creativi organizzati dallo staff di Pianoterra Onlus. “Essere donne, madri e lavoratrici – sottolineano le autrici del programma – richiede un enorme impegno. Queste iniziative di solidarietà confermano come la rete sociale sia un supporto integrativo importante per un’assistenza pubblica ancora troppo carente”.